Rifiuti tossici, “Caserta non vuole morire”

9 novembre 2013 | 15:02
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Rifiuti tossici, “Caserta non vuole morire”

Una croce nera ha aperto il corteo dei manifestanti che oggi a Caserta hanno sfilato per gridare il loro dissenso agli interramenti di veleni da parte della camorra e di amministratori compiacenti. Migliaia di persone hanno preso parte al corteo organizzato da associazioni e parrocchie contro gli sversamenti abusivi di rifiuti, i roghi tossici e il biocidio. In testa al corteo, al quale partecipano centinaia di giovani delle scuole del Casertano, il vescovo reggente di Aversa (Caserta), Angelo Spinillo, e don Maurizio Patriciello il prete anticamorra. Nei giorni scorsi hanno destato sgomento le dichiarazioni rese nel 1997 dal pentito di camorra Carmine Schiavone, di fronte alla commissione parlamentare di’inchiesta sui rifiuti tossici e rimaste secretate per circa 20 anni. Schiavone, “il ragioniere dei Casalesi” già nel 97 raccontando del traffico di rifiuti da Nord verso Sud, ed in particolar modo nel Casertano e a Nord di Napoli rilasciò dichiarazioni choc sugli effetti catastrofici che quei veleni avrebbero avuto sulla salute dei cittadini.