Per essere indipendenti non c’è bisogno di una legge

20 novembre 2013 | 10:42
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Per essere indipendenti non c’è bisogno di una legge

A meno di 24 ore dalla sua proclamazione, il neo eletto governatore della Basilicata esprime la necessità di garantire un sostegno all’editoria lucana attraverso un’apposita legge regionale. La “rivoluzione democratica del Simon Bolivar “de noantri” parte dal sostegno ai media locali. In perfetta continuità con il suo predecessore che, con un piano editoriale senza precedenti, ha trasformato la regione Basilicata nell’editore più potente che ci sia da queste parti. Che la stampa locale non se la passi certo bene non è un mistero, ma dal ‘rivoluzionario’ ci saremmo aspettati altro. Evidentemente dalle parti di Via Anzio (sede della Regione Basilicata) ci deve essere proprio il pallino per l’editoria se anche il ‘libertador’, tra tanti, e sottolineo tanti, problemi che affliggono i lucani, la prima cosa che pensa di fare è una legge regionale per garantire a tutti i cittadini -lo dice lui-un’informazione indipendente e di qualità. Forse Pittella non ha ben chiaro cosa significhi essere indipendenti. Che siano state le bollicine con cui ha brindato alla sua elezione? Lo speriamo. Però è bene ricordare che per essere indipendenti non c’è bisogno di essere ‘sostenuti’. Mettere l’osso in bocca al cane non è democrazia. La libertà di poter essere liberi, questo è il primo passo per una vera rivoluzione democratica. Presidente la nostra critica alle sue dichiarazioni fa parte di quella indipendenza che lei vuole sostenere e come vede per esercitarla non c’è bisogno di alcuna disposizione normativa.