Incendiano camion a un nemico e poi confessano

20 novembre 2013 | 14:55
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Incendiano camion a un nemico e poi confessano

D.M.S. (classe  1974), e S. S (classe 1968) bracciante agricolo, entrambi di Policoro e già noti alle forze dell’ordine hanno confessato di essere rispettivamente il mandante e l’esecutore del danneggiamento aggravato e dell’incendio di un autocarro in località Torremozza di Policoro.

Le indagini avviate a seguito della denuncia di danneggiamento aggravato seguito da incendio sporta da un imprenditore agricolo e consumato all’alba del 17 novembre scorso. I militari intervenuti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Policoro da subito hanno escluso che si potesse trattare di un rogo accidentale. E così i carabinieri dopo aver svolto una attività informativa ed aver individuato un possibile movente in lontani rancori personali nutriti da D.M.S. nei confronti dell’imprenditore agricolo proprietario del mezzo bruciato, hanno monitorato i movimenti e i contatti avuti dall’uomo negli ultimi giorni e sono così risaliti a quello che è poi risultato essere presumibilmente l’esecutore. Infatti S. S rintracciato nella sua abitazione si è presentato ai carabinieri  con ustioni di primo e secondo grado su parte del volto, del collo e delle mani, compatibili pienamente con l’uso di combustibile. A quel punto i carabinieri Policoro, dopo aver fatto medicare l’uomo all’Ospedale Civile di Policoro lo hanno condotto in caserma dove ha confessato tutto. S. S ha infatti raccontato ai militari di essere stato assoldato da D.M. S per bruciare l’autocarro e di essersi ustionato dopo aver buttato la benzina sul veicolo e aver appiccato il fuoco. Nella giornata di ieri i carabinieri hanno convocato il mandante che, alla presenza del suo avvocato, ha confessato di aver commissionato il delitto per rancori personali nei confronti della vittima. L’uomo ha poi raccontato di aver commissionato il rogo già un mese fa a due soggetti (in corso di identificazione) retribuiti con qualche centinaio di euro a testa per consumare il danneggiamento con le medesime modalità delitto che però non si consumò perché una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile in servizio di controllo del territorio in località Torremozza rinvenne e sequestrò a carico di ignoti un borsone contenente guanti ed una tanica di plastica contenente qualche litro di benzina, evidentemente lasciato sul posto in modo strumentale a compiere successivamente il delitto eludendo eventuali controlli di polizia. Entrambi gli uomini, rei confessi, sono stati denunciati.