
Tonnellate di soldi pubblici (fondi europei e statali) sarebbero serviti tra il 2000 e 2013 come strategia per l’integrità dell’ambiente naturale e per contenere fenomeni di degrado ambientale. Nei documenti prodotti in questi anni dalla Regione Basilicata si parla a iosa di obiettivi congiunti di fondi da erogare per l’ambiente e la ruralità (agricoltura e pastorizia). Ma oggi i nostri campi e le nostre mucche dove bevono? Partiamo da San Mauro Forte con questa nostra inchiesta sullo stato dei depuratori. Paesino dell’entroterra materano. Una situazione emblematica. Lì dove gli anziani ricordano una sorgente oggi c’è una fogna. I cittadini si lamentano del puzzo, gli imprenditori agricoli degli animali che muoiono se sfuggono al loro controllo e s’abbeverano dove una volta c’era un torrente sano. Di contro per Acquedotto lucano, altro ente carrozzone di questa regione, a cui s’assegnano milioni di euro per manovre di sollevamento, potabilizzazioni e rendimento idrico delle sorgenti, di cui lo stesso Cda ha denunciato assunzioni sospette, il depuratore di San Mauro è a posto (come si evince dall’elenco dei comuni serviti nel materano). E mentre il carrozzone trova il tempo di fare investimenti per complessivi 830 milioni di euro tramite la società a responsabilità limitata Acquedotto lucano Progettazione “per superare le carenze del sistema infrastrutturale”, a San Mauro i cittadini pagano in bolletta un servizio depurazione che da almeno un anno è un vero e proprio fantasma. E c’è di peggio… buona visione.
P.s. Per chiedere eventuali rimborsi i cittadini possono rivolgersi ad Aql