Riforma enti agricoli, è mancato il coraggio di decidere

24 ottobre 2013 | 12:44
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Riforma enti agricoli, è mancato il coraggio di decidere

La situazione del Consorzio Bonifica Alta Val d’Agri – che costringe i lavoratori ad una nuova dura protesta che fa seguito ad una mobilitazione di anni – nonostante nelle ultime ore si annunci, finalmente, il trasferimento di risorse finanziarie, spero indirizzate a pagare i salari arretrati, è il risultato del continuo rinvio sulla governance in agricoltura come delle scelte che riguardano l’Alsia e i lavoratori precari del comparto. E’ quanto afferma Giannino Romaniello (Sel). Ho perso il conto di quante volte ho sollecitato iniziative della Giunta e dei tre assessori all’Agricoltura che si sono succeduti in tre anni. Dalle sedute del Consiglio dedicate alla question time, agli odg, alle mozioni, passando per l’attività nella Terza Commissione con decine di audizioni, dibattiti in aula, sul riordino degli enti agricoli – afferma – è mancato il coraggio di decidere, tagliare poltrone e spese superflue. Si è preferito ripianare deficit ingenti tra l’altro senza avere l’accortezza, con il trasferimento di finanziamenti regionali, di garantire prioritariamente il pagamento dei salari ai dipendenti.