“Il ragioniere della mafia”, dal 10 ottobre nelle sale

8 ottobre 2013 | 10:45
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“Il ragioniere della mafia”, dal 10 ottobre nelle sale

Il 10 ottobre esce in oltre 100 sale italiane, il Ragioniere della mafia, il film girato in gran parte in Basilicata, a Calvello, Montescaglioso, Matera e Potenza,

“Il Ragioniere della Mafia” del regista pugliese Federico Rizzo presentato con successo in anteprima mondiale al “Montreal Film Festival” e al Marché du Film a Cannes, ha un ricchissimo cast: Lorenzo Flaherty, Tony Sperandeo (La Piovra), Ciro Petrone ed Ernesto Mahieux, già noti nelle pellicole di Matteo Garrone“Gomorra” e “L’imbalsamatore”, Nando Irene, Rosalinda Celentano, Franco Neri, Marika Frassino, Simona Borioni, Erminio Truncellito, Luca Lionello, Mario Donatone (Il Padrino 3 e altri 187 film).  Il regista Federico Rizzo si è avvalso inoltre della partecipazione di Francesca Testasecca, Miss Italia 2010
(attualmente concorrente a Ballando con le stelle) e di alcune finaliste delle varie edizioni come Anna Munafò (attualmete troniosta a Uomini e Donne), Benedetta Piscicelli, Sara Izzo e Alessia Tedeschi.

Angelo Bianco (Flaherty) è un ragioniere milanese con origini pugliesi con il vizio del gioco e del rischio. In una puntata sbagliata al casinò matura un debito che non può saldare che mette a rischio la sua vita, ma grazie alla sua abilità con i numeri il suo creditore gli fa una proposta che egli non può rifiutare: diventare “il Ragioniere della mafia”, anzi delle mafie. Dovrà gestire su scala mondiale i profitti delle maggiori organizzazioni criminali italiane, destreggiandosi come un equilibrista tra la vita e la morte, tra le richieste dei Capi Famiglia. Stretto in questa sudditanza che gli toglie il fiato, il ragioniere decide di rilanciare: inizia a compiere operazioni sempre più rischiose il cui esito positivo gli consente una “scalata”nell’organizzazione. Entrato in pieno nel gioco, Angelo Bianco sfida i narcotrafficanti colombiani e riorganizza un vero e proprio piano di marketing per superare la crisi del dopo Falcone e Borsellino. Questo lo porta sempre più vicino alla vetta del potere ma sempre più lontano da sé stesso fin quando, oltrepassando tutte le regole del gioco, si rende conto di aver perso il bene più prezioso: la liberta. E per riacquistarla dovrà vincere la sfida più difficile: uscire vivo dalla Mafia e realizzare uno dei piani più ingegnosi nella storia del crimine.