Idv:”no all’apparentamento di Realtà Italia al Centrosinistra”

13 ottobre 2013 | 12:31
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Idv:”no all’apparentamento di Realtà Italia al Centrosinistra”

“IdV che dal primo momento si è battuta per una mediazione tra i gruppi del Pd facilitando la ricomposizione di posizioni individuali per il “bene dei lucani” non condivide l’apparentamento della lista Realtà Italia che di fatto è una “cellula” del Pd fondata dal sindaco di Bari Emiliano del Pd”. Lo afferma il commissario regionale di IdV Gaetano Cantisani per il quale “il principio di inclusività come quello del pluralismo di idealità, sensibilità civili e culture per il nuovo centrosinistra da rifondare non devono essere scambiati per un salvacondotto nel tentativo di accaparrarsi un posto in Consiglio Regionale dopo aver tentato altre strade. Abbiamo condiviso lo sforzo del candidato Governatore Pittella di ampliare la coalizione per rispondere in forma più adeguata alle domande della società civile, ma – continua Cantisani – nel caso di Realtà Italia, come ne insegna la sua recentissima storia di nascita, non ci troviamo di fronte ad un soggetto della società civile quanto piuttosto ad un cartello elettorale messo in piedi in tutta fretta per l’appuntamento di metà novembre sotto l’ombrello di esponenti nazionali del Pd che hanno altri obiettivi riferiti, chiaramente, alla corsa alla segreteria nazionale del partito o a propri incarichi politico-istituzionali. Sia chiaro: nella nostra posizione non c’è nulla di personale nei confronti del dottor Enrico Mazzeo Cicchetti a cui ribadiamo la stima. Intendiamo affermare il principio che non ci possono essere più liste o contenitori Pd più o meno camuffati per non creare un precedente che all’interno del centrosinistra non potrebbe essere gestito perché altrimenti anche altri movimenti vecchi e nuovissimi chiederebbero l’apparentamento. La definizione del perimetro politico della coalizione è un punto fermo e di non ritorno se vogliamo realmente rilanciarne la capacità di governo territoriale e di dare risposte alle nostre popolazioni perché il tanto decantato rinnovamento non significa per forza nuovi soggetti politici che devono dimostrare di quali valori sono portatori”.