I veri responsabili dei morti di Lampedusa

4 ottobre 2013 | 21:03
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I veri responsabili dei morti di Lampedusa

Se non ricordo male, ai tempi di Gheddafi, di quel dittatore sanguinario e amico di tutti o quasi i governi occidentali, le cose stavano diversamente. Nessun libico si sarebbe mai sognato, prima della caduta del rais, di affrontare un rischioso viaggio per raggiungere le coste dell’Europa meridionale. Diciamolo. I morti di Lampedusa, i 500 esseri umani a bordo di quella carcassa del mare, sono il risultato di quella specie di guerra lampo di cui l’Europa si è resa responsabile. Quella cosiddetta guerra civile libica, nella quale tutti ci hanno messo il dito, nella speranza di ottenere tornaconti egoistici nazionali e privati. Quella guerra nella quale l’Italia ha fatto la figura della “scema d’Europa”. Ricordate? Consegnammo le chiavi delle nostre basi militari agli “alleati”. Pochi mesi prima del tradimento italiano il nostro Governo aveva sottoscritto un importante “trattato d’amicizia” con la Libia, ricevendo a Roma, in pompa magna, il Rais Gheddafi. Ricordate? Quella guerra dalla quale erano scomparsi i pacifisti: nessuna protesta, nessuna manifestazione. Quella guerra inutile ai popoli, ma molto utile a certi poteri finanziari e delle multinazionali, è la causa della tragedia di Lampedusa di questi giorni. Vedo facce toste, le stesse che hanno appoggiato l’attacco contro Gheddafi, fare lacrimucce. Ascolto personaggi indegni che fanno discorsi a vanvera, con la memoria corta o ubriaca. Assassini siete voi, voi che avete massacrato un’economia e una società che prosperava. Voi, che avete ridotto alla fame e alla disperazione un popolo, siete gli assassini della gente annegata nel mare dell’ipocrisia e della menzogna. Uso la Libia quale metafora di una politica insensata. Vergognatevi e state zitti. O dite la verità. Questi politici europei, italiani, francesi, inglesi inutili e dannosi, stupidi e furbi, sono gli assassini di quella povera gente.