“Assunti dall’Azienda sanitaria senza requisiti”

25 ottobre 2013 | 11:32
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“Assunti dall’Azienda sanitaria senza requisiti”

L’Asp con delibera del 10 giugno 2010 aveva indetto un “concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 30 posti di operatore tecnico specializzato – autista di autoambulanza (“servizio 118”)”,tra i requisiti speciali di ammissione al concorso erano richiesti a pena di esclusione, “cinque anni di esperienza professionale nel corrispondente profilo professionale presso pubbliche amministrazioni o imprese private. Il bando, in presenza di un elevato numero di domande di partecipazione, prevedeva una prova preselettiva con quesiti a risposta multipla e l’ammissione alle successive prove d’esame, costituite da una prova pratica e una prova orale, per i primi duecento candidati risultati idonei alla prova preselettiva. Visto l’elevato numero di domande pervenute all’Asp (oltre 1.150), l’Azienda, così come previsto dal bando ha disposto una preselezione, tenutasi il 21.12.2010, a cui hanno preso parte 767 candidati, fra i quali i 9 che poi hanno fatto ricorso denunciando che l’amministrazione (Asp) ha ammesso concorrenti privi del requisito dell’esperienza maturata come autista di ambulanza oltre alla illegittima ammissione dei candidati che avevano maturato l’ esperienza professionale di autista di ambulanza come volontari; in alcuni casi, lamentavano gli esclusi che hanno fatto ricorso al Tar l’amministrazione avrebbe ammesso alcuni candidati, senza che la prescritta esperienza professionale quinquennale come autista di ambulanza fosse ritualmente documentata o autocertificata ai sensi dell’art. 47 d.p.r. n.445/2000, come prescritto dall’art.3 del bando. 

Il Tribunale amministrativo della Basilicata con sentenza del 22 ottobre 2013 ha messo fine a una diatriba durata tre anni. Ha accolto il ricorso dei 9 esclusi, che se fossero state applicate le procedure previste dal bando, sarebbero stati ammessi alla prova pratica e orale. I gudici amministrativi lucani hanno ritenuto illegittimo l’operato dell’Azienda sanitaria di Potenza che, violando la legge, ha disposto l’ammissione di concorrenti privi dello specifico requisito dell’esperienza quinquennale come autista di ambulanza”. Il Tar ha ritenuto inoltre illegittima l’ammissione di candidati che avevano maturato l’ esperienza professionale di autista di ambulanza in qualità di volontari e senza un rapporto di lavoro subordinato presso un ente pubblico o privato. Una bella gatta da pelare per l’Asp che stando così le cose avrebbe assunto trenta persone che non avevano diritto a discapito di chi invece, requisiti alla mano, quella selezione non l’ha superata.