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La spiegazione del rifiuto da parte di sei strutture sanitarie campane: “non ci sono posti”. L’uomo si era presentato all’ospedale San Leonardo di Salerno che non avendo disponibilità al ricovero ha contattato gli altri nosocomi invano. Dall’indagine interna avviata dall’azienda ospedaliera del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno è emerso che i sei posti letto dell’ospedale salernitano riservati ai pazienti affetti da Hiv non erano disponibili. Così copme non lo erano quelli di altre strutture sanitarie della Campania. L’uomo, 42 anni, e morto il 3 settembre scorso, si era recato in ospedale il giorno prima con febbre alta e sintomi di disidratazione. Presso questa struttura ha ricevuto le cure ordinarie con una terapia reidratante. L’azienda ospedaliera salernitana a corto di posti letto ha attivato le procedure previste nei casi di pazienti affetti da Aids e dunque contattato che per il trattamento dei pazienti affetti da Hiv dispone di 6 posti letto, in quel momento indisponibili, ha attivato tutte le procedure per il trasferimento del l’ospedale Cotugno di Napoli, il policlinico universitario di Napoli e l’ospedale ‘Moscati di Avellino da cui però sono giunte risposte negative. Le condizioni del paziente si sono ulteriormente aggravate, fino al decesso per arresto cardiocircolatorio. Il medico di turno che aveva preso in carico il 42enne per le cure del caso ha informato i carabinieri della morte del paziente. Sarà la magistratura a stabilire se vi sono responsabilità.