Fede e solidarietà nel nuovo cd di frate Massimo Poppiti

19 settembre 2013 | 16:18
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Fede e solidarietà nel nuovo cd di frate Massimo Poppiti

Il progetto musicale dal titolo Vivi sarà presentato domenica 22 settembre, alle 20, al teatro Stabile di Potenza. Massimo Poppiti, Frate Minore Cappuccino, parroco della Chiesa Beata Vergine del Rosario, rione Betlemme, Potenza fin dall’adolescenza ha coltivato la passione per la musica e il canto, sia sacra che classica. Negli ultimi anni questa passione è diventata un progetto musicale “Vivi”, i cui testi sono scritti da frate Massimo mentre musica e arrangiamenti sono di Alessandro Fortunato di Salerno.

“Il Cd, ispirato al tema della vita e della fede- spiega frate Massimo- vuole esprimere che il  vivere non è solo fare le cose bene, essere efficienti nel lavoro, brillanti nella società, eleganti negli eventi, ma è saper rinunciare agli atteggiamenti di facciata e lasciare che chi ci ama conosca di noi la sostanza che, non è fatta solo di sorriso incondizionato, ma anche di momenti di debolezza, malinconia, paura, solitudine, riflessione. Nel cammino e nell’esperienza di questi anni, come Frate Minore Cappuccino, a contatto continuo con le persone, e in particolare con i giovani, ho avuto modo di riflettere molto sul senso della vita e del grande dono portato da Gesù della fede, della speranza e dell’amore, che, in coloro che l’accolgono, possono illuminare il percorso della strada da compiere, perché viene a noi dal Cristo Risorto e trasformare la vita stessa. Il cristiano- aggiunge il frate- in quanto credente in Cristo, dovrebbe vivere la propria vita con maggiore ottimismo e gioia, senza eccessive paure verso il domani con la consapevolezza che il più, è già stato fatto, e non da soli, e che il progetto pensato da Dio, diretto verso il bene, non verrà sconfitto. È questo il pensiero che ho cercato di scrivere, cantare e di lasciar passare nei dieci brani che compongono l’Album “Vivi”. Inoltre, tra gli scopi prefissati nel pensare a questo progetto- aggiunge il religioso- c’è anche il desiderio di voler destinare gran parte dei fondi, al sostegno delle povertà che vi sono nel mondo: tanti piccoli microinterventi che potranno servire a rendere più dignitosa la vita di tanti fratelli in difficoltà e a tenere silenziosamente accesa la loro speranza, ricordando che, ogni cosa che facciamo è come una goccia nell’oceano, ma se non la facessimo l’Oceano avrebbe una goccia in meno.