E i socialisti? Interessati solo al carro del vincitore

20 settembre 2013 | 19:34
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E i socialisti? Interessati solo al carro del vincitore

Il 6 settembre scorso il segretario regionale del Psi, Livio Valvano, spiegava perché il suo partito ha aderito, attraverso una carta di intenti, alla coalizione di centrosinistra. E perché si è schierato con la coalizione di centrosinistra. Il partito appoggia la candidatura di “Lacorazza”, in quanto simbolo del “cambiamento” auspicato e “dell’azzeramento” del consiglio regionale uscente, “reo” di essere scivolato nell’inchiesta Rimborsopoli. Apparentemente il ragionamento non fa una grinza. E l’associazione regionale Socialisti e Riformisti del presidente Franco Adamo? Sempre nel solco del centrosinistra, ma alle primarie appoggia Marcello Pittella, in quanto unico candidato “espressione della cultura socialista” e poiché “non è un simbolo ex Comunista”. E poi il presidente Adamo tuona contro il “sedicente segretario del Psi, Livio Valvano” per aver tradito il tavolo ‘Basilicata Bene Comune’. Ma compagni socialisti, di cosa state parlando. Anche un esperto psicanalista vi mollerebbe seduta stante. Vi illudete davvero che con qualche pattuglietta di nostalgici distribuita sul territorio, le vostre correnti interne possano pesare nelle primarie del Pd? Intanto ai cittadini, ed è questo il tema più serio, interessa ben altro. Come vi presenterete al voto per le Regionali? Quali sono le vostre richieste per “cambiare la Basilicata”? Per ridare respiro all’economia, ai giovani, all’aria torbida che respiriamo accanto ai pozzi petroliferi? Non si capisce, inoltre, a chi appartenga la voce narrante. Bisogna credere al riformista Adamo, o allo statista Valvano? Dal vostro didattito delirante si intuisce solo che vi interessa salire sul carro del vincitore. Vittime di una diaspora tutta locale, navigate come una nave presa d’assalto da pirati immaginari. Sveglia ragazzi, uscite dalla nebbia. Se non riuscite a mettervi d’accordo tra Lacorazza e Pittella, figuriamoci sul resto. Siete l’emblema più che della frammentazione partitica, della lite infinita tra condomini dispettosi e petulanti. Dei vostri distinguo interni non gliene frega niente a nessuno. La vostra battaglia è tragicomica. Siete ai titoli di coda.