Due uomini ai vertici del Pd? No, due sfigati al ristorante

4 settembre 2013 | 18:08
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Due uomini ai vertici del Pd? No, due sfigati al ristorante

La ‘Rimborsopoli lucana’ sta giocando brutti scherzi. Inibisce. Vedere un alto consigliere regionale lucano e un ex (consigliere) nonché ex (parlamentare) del Pd andare a mangiare in un locale di Potenza, molto ma molto in sordina, fa un certo effetto. E’ chiaro. Forse cercavano la quadra su un accordo volante per la racolta di 1200 firme utili entro domani. Forse stringevano per presentare il loro candidato alle Primarie del Partito Democratico, in vista delle Regionali di novembre. Magari un candidato che possa parlare il ‘materano’. Però, ed è questo il punto, vederli andare a pranzo a Potenza, accompagnati in auto, e poi scorgerli a fine pasto mentre attendono la macchina che li viene a recuperare fuori dal ristorante, come due perfetti sfigati, ha un valore aggiunto. Non fa piacere a nessuno, in linea di principio, notare all’improvviso tanta accortezza di maniera. Ognuno può gestire uomini e auto come vuole. Purché a norma di legge.  Ma un anno fa sarebbe andata allo stesso modo? Probabilmente no. La ‘Rimborsopoli’ lucana, a quanto pare, ha agito come una falce che ha pareggiato tutte le erbe del prato. Siamo tutti comuni mortali. Eppure c’è un problema di fondo. La stessa inchiesta della magistratura sulle spese folli degli onorevoli lucani, ha funto da schermo. Sapere quanti orsacchiotti o quanti fittacamere (a ora) si è gustato il consigliere a spese nostre,  ha sicuramente il suo appeal. Però al mosaico manca pur sempre il tassello principale. C’è solo il contorno. I ranghi, paradossalemte, si sono serrati. Non lasciando scrutare dal buco della serratura i reati più grossi. Appropriazioni indebite più vistose. Fondi europei. Clientele. Milioni di euro per la formazione, l’occupazione e l’informazione. Petrolio e prestanomi. Conti correnti e paradisi fiscali. E’ questo il tassello che manca all’appello. Una stagione politica va in archivio e non è uscito fuori niente se non le ultime gocce di latte mentre la mucca era già stata ampiamente spremuta. E’ rimasto solo l’orsacchiotto. La mutandina e la merendina sull’Autogrill. Non vi inibite, consiglieri, aspettando mestamente l’autista sulla strada che costeggia il ristorante. Non ce ne frega quasi niente delle briciole. Ci interessava il piatto forte. Invece anche questa volta l’avete fatta franca. Esultate pure. E raccogliete le firme, perché il tempo stringe.