Calo matricole all’Unibas. Necessaria riflessione

24 settembre 2013 | 16:00
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Calo matricole all’Unibas. Necessaria riflessione

“Il sensibile calo di immatricolazioni all’Unibas per l’anno accademico 2012-2013, che si attesta a -18,7% rispetto ad un dato medio nazionale del -12,5% (fonte MIUR), deve far riflettere innanzitutto l’istituzione regionale che contribuisce alle spese della nostra Università al fine di correre ai ripari rispetto a quella che potrebbe rivelarsi come una fuga di iscrizioni”. A sostenerlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli per il quale “la tendenza più preoccupante, sicuramente ancora sottovalutata, riguarda la diminuzione della percentuale di studenti lucani che decidono di intraprendere un percorso universitario scegliendo le sedi Unibas di Potenza e di Matera (24,3%), con una diminuzione del 4,8% che stride col dato medio nazionale di studenti che decidono di iscriversi in atenei della propria regione che e’ del 78,5% (fonte MIUR)”. “L’esodo dei giovani lucani verso altri atenei del centro-nord – evidenzia il capogruppo del Pdl – ha un costo altissimo per le famiglie, nel mentre il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha calcolato che i trasferimenti dei nostri migliori talenti sono costati allo Stato 5 miliardi di euro”. Prendendo inoltre come spunto l’indagine condotta da AlmaLaurea sul raccordo università-mondo del lavoro, il Capogruppo del PdL ha sottolineato come “tirocini e stage riconosciuti dal corso di studi sono senza dubbio gli elementi centrali della riforma dell’Universita’ ed aumentano del 12% le probabilità di trovare un lavoro, circostanza di rilievo in un momento drammatico che fa registrare nel Sud Italia un picco di disoccupazione pari al 51% riferito agli under 35”. “La crisi – incalza Napoli – opera una selezione al rialzo. Per chi ha il famoso “pezzo di carta” le opportunità di lavoro sono quasi il 60% del totale programmato”. In pratica, su 367mila assunzioni non stagionali previste dalle imprese, 58mila sono riservate ai laureati e 160mila ai diplomati, in crescita rispettivamente dell’1,4% e del 2,6% rispetto al 2012. Secondo Excelsior (sistema informativo Unioncamere- ministero del Lavoro), le quote di assunzioni riservate a laureati e diplomati si attestano rispettivamente al 15,9% e al 43,5% del totale di quelle programmate. “Sono dati che – commenta Napoli – confermano l’esigenza di puntare sulla formazione universitaria e post universitaria dei nostri giovani per elevarla quale strumento essenziale di competitività, ragione per la quale occorre approfondire tutti i motivi che vedono l’Unibas perdere appeal tra gli studenti, rafforzando in primo luogo servizi e strutture di didattica e ricerca”.