A Rionero il libro di Strazza

18 settembre 2013 | 11:19
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A Rionero il libro di Strazza

Venerdì 20 settembre, alle ore 18,30, a Rionero in Vulture, cittadina insignita di medaglia d’argento al merito civile, presso il palazzo che fu di Giustino Fortunato, a cura della civica amministrazione, viene presentato il libro Voglia di ricominciare. Partiti e istituzioni in Basilicata dopo il fascismo (1943-1946), di Michele Strazza. All’iniziativa parteciperanno Antonio Placido, sindaco di Rionero e deputato al Parlamento, Nicola Giansanti, consigliere comunale, ed Ezio Maria Lavorano, ricercatore del Centro Annali per una Storia Sociale della Basilicata. Le conclusioni sono affidate all’autore. Il libro ripercorre le tappe attraverso cui, dopo la caduta del fascismo e, soprattutto, dopo l’8 settembre, si riorganizzarono in Basilicata i partiti politici, i sindacati e le stesse istituzioni locali, pur nell’incertezza della delicata fase storica. La ricerca basata su inedite fonti d’archivio, approfondisce anche la rinascita della stampa libera e la discussione, sui giornali di partito, dei grandi temi che interesseranno la storia dell’Italia e del Mezzogiorno nel dopoguerra, dalla ricostruzione alla riforma agraria, dalla nuova forma dello Stato alla partecipazione dei ceti popolari alla democrazia. L’autore si occupa pure dei tentativi di epurazione, tra spinte contrastanti e non sempre coerenti, mentre non pochi esponenti del vecchio regime trovavano nuove collocazioni all’ombra della futura classe dirigente desiderosa di sempre maggiori consensi. In quegli anni la Chiesa stessa scendeva in campo per appoggiare il “partito dei cattolici”, mentre comunisti e socialisti iniziavano un cammino comune, non scevro da difficoltà e ripensamenti. Partiti e sindacati si strutturavano, dunque, sul territorio per organizzare il consenso in vista delle prime elezioni libere per le amministrazioni comunali. Uomini dell’antifascismo, ma anche del vecchio ceto liberale, diventavano i protagonisti del nuovo corso e i congressi di partito accoglievano in Basilicata i grandi leader nazionali come Togliatti. Anche le donne – sottolinea Strazza – furono coinvolte nella consapevolezza della loro futura forza elettorale, ma senza dare loro alcun significativo ruolo gestionale. Cominciarono anche i primi dissidi all’interno delle forze politiche, veri e propri scontri di potere che prepararono in Basilicata, nel Mezzogiorno e poi nel resto del Paese le basi di quello che diventerà in seguito il sistema partitocratico. Sullo sfondo la pauperizzazione dei ceti rurali e i tumulti popolari, con gli assalti a carceri ed uffici, che spaventavano la borghesia ma, al tempo stesso, ponevano inquietanti interrogativi alla futura classe dirigente.