Vince la criminalità, imprenditori lasciano la Calabria

24 agosto 2013 | 17:05
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Vince la criminalità, imprenditori lasciano la Calabria

La storia della famiglia Bonfà, commercianti di lungo corso di Bianco, in provincia di Reggio Calabria. Vittima, negli ultimi 25 anni, di aggressioni e atti vandalici. L’ultimo episodio le botte al capostipite Damiano lo scorso 16 agosto

La famiglia Bonfà è proprietaria degli omonimi Grandi Magazzini a Bianco in Calabria. Il fondatore è Damiano, che oggi ha 67 anni. E’ lui che, partito giovanissimo per il Canada, una volta rientrato in Italia aprì la struttura commerciale divenuta punto di riferimento sul territorio. Una vita di sacrifici e lavoro turbata, ormai da 25 anni, da numerosi espisodi di violenza e atti vandalici. Ultimo, in ordine di tempo, l’aggressione subita da Damiano Bonfà, il 16 agosto scorso. L’uomo é stato picchiato brutalmente proprio vicino all’ingresso del centro commerciale che gestisce con i suoi figli. E oggi sono i suoi cinque figli che con una lettera aperta annunciano di voler lasciare la Calabria, e l’Italia, perchè stanchi di vivere nel terrore.

«Stiamo valutando di chiudere il nostro centro commerciale e andare via da Bianco per trasferirci in Canada in quanto da circa 25 anni la nostra famiglia subisce atti vandalici di ogni genere». Lo affermano Pietro, Colomba, Beatrice, Francesca ed Emanuele Bonfà, subentrati al padre Damiano, nella proprietà dei Grandi magazzini Europa 2000 di Bianco. A spingere i titolari della struttura commerciale verso la decisione di trasferirsi nel Nordamerica (hanno tutti la doppia cittadinanza italiana e canadese) «è stata – spiegano in una lettera con in calce tutte le loro firme – l’aggressione subita da nostro padre Damiano Bonfà lo scorso 16 agosto preso a calci e pugni proprio di fronte all’edificio che ospita il centro commerciale. Solo grazie a un miracolo del Signore- aggiungono i fratelli Bonfà-e per l’intervento di alcune persone sono stati evitati guai peggiori».

Damiano Bonfà, 67 anni capostipite della famiglia proprietaria dei Grandi magazzini a seguito delle ferite riportate, è finito in ospedale da dove è stato dimesso dopo cinque giorni. L’aggressione di ferragosto è solo l’utimo episodio di una lunga serie. «Circa quattro anni addietro – raccontano nella lettera i figli- ignoti hanno appiccato il fuoco alle nostre abitazioni e ci siamo salvati anche in quell’occasione per puro miracolo e grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco. E ancora: nell’agosto del 2012 i ladri hanno portato via merce del valore di 50 mila euro». Nel 1992 a seguito di un tentativo di sequestro a Damiano Bonfà fu assegnata anche una scorta, poi revocata. I malviventi ci provarono ancora. Andarono a sparargli in casa e poi tentarono di bruciare viva tutta la famiglia. Forse perchè i Bonfà, sull’esempio del loro padre Damiano, hanno sempre denunciato. Ma oggi temono per la loro incolumità. Da qui la decisione di trasferirsi in Canada.