Turismo e volo dell’aquila, binomio fallimentare

17 agosto 2013 | 11:48
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Turismo e volo dell’aquila, binomio fallimentare

“Da “grande attrattore turistico per l’area sud” il Volo dell’Aquila è diventato un boomerang per l’immagine turistica dell’intera regione oltre che il segno più clamoroso del fallimento delle politiche regionali basate esclusivamente su eventi (piccoli e grandi), spettacoli musicali (pagati con soldi pubblici) e attrattori senza però alcuna verifica tra costi e risultati di presenze di visitatori”. E’ il commento del capogruppo del Pdl Michele Napoli che aggiunge: “la notizia della mancata polizza assicurativa per consentire la funzionalità  dell’impianto di San Costantino Albanese ha fatto in pochi giorni il giro dei tour operator italiani ed esteri ed è diventata nota al pari della barzelletta di Totò che insieme a Nino Taranto voleva vendere al turista americano la fontana di Trevi. Per De Filippo, tra i pochi fortunati a volare, e quindi a coronare quel sogno di Icaro che ci ha raccontato nella conferenza stampa di presentazione, la lezione – afferma Napoli – dovrebbe essere chiara: non è più tempo di improvvisazione e dilettantismo. Eppure altri attrattori nella stessa area del Pollino hanno già fallito aspettative e promesse di sviluppo. Gli operatori turistici lucani che, per mestiere, si occupano di come attrarre gente e come vendere i pacchetti di soggiorno, avevano messo in guardia a mostrare molta attenzione sugli aspetti gestionali dell’impianto di San Costantino, con proposte semplicissime per accrescerne i benefici sull’economia locale e dell’area del Pollino tra le quali consorziare gli operatori specie dei comprensori che ospitano gli attrattori; realizzare l’itinerario Basilicata coast to coast attrazioni suddiviso per almeno tre “generi” (emozioni, spettacoli, cultura); definire pacchetti per soggiorni brevi (non solo fine settimana) con costi competitivi. Così il Volo dell’Aquila invece di regalare quelle emozioni promesse (sempre in conferenza stampa) dall’assessore Pittella – sottolinea il capogruppo Pdl – ci sta regalando profonde delusioni che, come sostengono i titolari di Tour Operator, rischiano di pesare, non certamente per tempi brevi, sull’immagine turistica della Basilicata. Noi ci auguriamo che prima di mettere mano alla nuova programmazione FESR 2014-2020 che come per il programma 2007-2013 contiene la “cassaforte” dei fondi da impegnare nel turismo, dai festival agli eventi di ogni tipo, come a favore delle pmi, si rifletta con la dovuta attenzione e prima di decidere la destinazione di investimenti si mettano intorno ad un tavolo gli operatori del settore, questa volta – conclude Napoli – non solo come atto di cortesia, tanto per ascoltarli”.