Imprese cinesi in Italia non sentono la crisi

17 agosto 2013 | 15:25
Share0
Imprese cinesi in Italia non sentono la crisi

L’imprenditoria cinese in Italia non sente la crisi e continua a crescere. Lo rileva la Cgia di Mestre. Nel 2012 hanno superato le 62.200 unità: +34,7% rispetto all’inizio della crisi (2008) e +6,9% nel confronto con il 2011. I settori maggiormente interessati dalla presenza degli imprenditori cinesi sono il commercio, con quasi 23.500 attività (con un buon numero di imprese concentrate tra i venditori ambulanti), il manifatturiero, con poco più di 17.650 imprese (quasi tutte riconducibili al tessile-abbigliamento e calzature) e la ristorazione-alberghi e bar, con oltre 12.500 attività. Ancora contenuta, ma con un trend di crescita molto importante, è la presenza di imprese cinesi nel comparto dei servizi alla persona, ovvero parrucchieri, estetiste e centri massaggi: il numero totale è di poco superiore alle 2.500 unità, ma tra il 2011 ed il 2012 l’aumento è stato esponenziale: +38,8%.n crescita anche il numero delle rimesse: nel 2012 sono stati 2,67 i miliardi di euro che gli immigrati cinesi residenti in Italia hanno inviato in patria. Negli ultimi 5 anni, segnala ancora la Cgia, l’ammontare complessivo è stato pari a 10,54 miliardi (+73,4% la variazione intercorsa tra il 2008 ed il 2012).