“Il nocchiero Santarsiero è alla continua ricerca di alibi”

1 agosto 2013 | 12:40
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“Il nocchiero Santarsiero è alla continua ricerca di alibi”

“La gestione Santarsiero passerà alla storia di questa città come la meno democratica e partecipativa dell’era moderna.” Ad affermarlo è il “Comitato 13 Ottobre” per il quale“prima di balcanizzare la città con l’epopea delle opere inutili, il primo mandato Santarsiero si è contraddistinto per gli investimenti sulla cultura, preannunciati come il grande volano di sviluppo della nostra comunità. I risultati invece testimoniano di investimenti completamente con presenze completamente ‘drogate’ da dati che sono serviti solo a giustificare i costi, sottraendo parte dei fondi destinati alla riqualificazione del ponte di Montereale, che già all’epoca cadeva a pezzi. A proposito del ponte, ancora non si spiega – proseguono – la transennatura di tutta la superficie sottostante, con impalcature che da qualche anno costano diverse decine di migliaia di euro senza alcun progresso dei lavori. In tema di lavori pubblici fa specie tuttavia la recente comica della revoca della risoluzione contrattuale in danno alla ditta appaltatrice dei lavori del ‘Nodo Complesso’, la cui richiesta di risoluzione contrattuale, nei mesi scorsi, è stato uno dei vanti della giunta.” In tema di gara, poi,  – contunua il comitato – non può non considerarsi comica la dichiarazione del primo cittadino secondo il quale la conferma dell’affidamento del Trasporto pubblico locale (Tpl) del capoluogo dirRegione alla Co.Tra.B. sarebbe colpa del governo Monti che ha congelato le gare in attesa dell’emissione dei costi standard. Quindi la logica conclusione del nocchiero comunale è la continua ricerca dell’alibi, nella fattispecie rappresentato da un ‘sistema centrale che non funziona, bloccando le amministrazioni locali e favorendo le imprese.’  Certo che ci vuole una gran sfrontatezza per pretendere che la gente ingoi certe amenità. Il ‘Comitato 13 Ottobre’ – precisano – aveva elaborato un piano alternativo che riduceva sensibilmente il traffico escludendo il transito in città degli autobus extraurbani, un piano calibrato sulla esigenza dell’utenza e con economia di oltre 5 milioni di euro all’anno. Ovviamente non preso in alcuna considerazione. Dei costi, poi, neanche a parlarne: lievitati del 300% – 400% rispetto a quelli della Sti (escludendo le scale mobili all’epoca non in funzione): ancora oggi siamoin attesa di conoscere l’ammontare ufficiale dei costi reali complessivamente sostenuti per il Tpl. Dichiarazioni che lasciano intuire che i cittadini di Potenza sono considerati incapaie di comprendere che si sta abusando della loro buona fede. Una comunità che indubbiamente ha anche la sua porzione di colpe, che si chiamano: disinteresse, apatia e scarsa capacità di approfondimento, che però poi, a tratti, si trasforma in rabbia, come dimostra una scritta ben chiara sui muri di Bucaletto: ‘I veri moderati siamo noi che non vi abbiamo ancora appesi’. Non siamo certo favorevoli a soluzioni di questo tipo, – concludono dal comitato – ma auspichiamo caldamente che nelle prossime, imminenti consultazioni, i potentini e i lucani si rendano conto che è in gioco il loro futuro e liberino la Basilicata dai troppi ciarlatani che la governano.”