“Il Consorzio industriale si candida alla gestione di impianti di smaltimento”

12 agosto 2013 | 17:18
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“Il Consorzio industriale si candida alla gestione di impianti di smaltimento”

L’ampliamento della discarica rsu di Ferrandina. Le scatole cinesi Castellano Costruzioni Generali – Fincast –Finpar –Tecnoparco Valbasento – Consorzio Industriale di Matera – Regione Basilicata. Come aggirare la tanto discussa “società mista” e fare comunque affari. La Tecnoparco Valbasento spa, con socio pubblico, partecipa ad una gara, a Projet Financing, in ATI ( associazione temporanea d’ impresa) con la Castellano Costruzioni Generali, per l’ ampliamento di una discarica RSU in Contrada Venita agro del Comune di Ferrandina. A questa strana gara partecipano solo 2 imprese, appunto l’ Ati sopracitata e la TRA.DE.CO. srl. La scadenza di questa stravagante gara è stata spostata per ben tre volte, dicembre 2012, gennaio 2013, e febbraio 2013. E’ proprio la Tecnoparco Valbasento a scrivere al Comune di Ferrandina per chiedere una scadenza più “comoda”e congrua realizzabile in 80 giorni a far data dal dicembre 2012 e non già , come logica avrebbe voluto,nel periodo di prima scadenza Nel frattempo, e più precisamente in data 8/1/2013, il Castellano Giovanni, recluso in carcere a seguito di un’ Ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura Della repubblica di Potenza, firma le sue dimissioni da presidente del Consiglio di amministrazione proprio della Castellano Costruzioni Generali. Ma non firma, però, le sue dimissioni dalla FINCAST, società che detiene partecipazioni nella FINPAR (socio privato della Tecnoparco Valbasento, di proprietà della famiglia Somma, nota alle cronaca per lo scandalo Banca Mediterranea)con la quale la Castellano Costruzioni , “ ripulita”, ha finalmente potuto partecipare alla gara per l’ ampliamento della discarica ma la FINCAST ha anche una partecipazione nella Hydrolab Srl del Vice Sindaco ed assessore ai lavori pubblici del Comune di Ferrandina. Nulla di nuovo sotto il sole!? Restano però tutte intere le possibili riflessioni. Apparirebbe alquanto strano che la Tecnoparco Valbasento, una delle pochissime aziende della costellazione lucana a chiudere il Bilancio 2012 con un utile di più di 3 milioni di euro, abbia partecipato ad una gara, in ATI con una società il cui presidente era così “inguaiato” in un procedimento penale per reati di natura ambientali e truffa, fino al punto da doversi dimettere dalla sua carica sociale precedentemente detenuta. E poi per un importo in Projet Financing di 2 milioni di euro contro guadagni presunti di 5 milioni di euro in tre anni! Certamente la FINPAR era tra i soci proponenti la costruzione di una discarica di rifiuti pericolosi poco lontano dal sito oggetto delle sue odierne attenzioni. Come mai il socio pubblico della Tecnoparco Valbasento, cioè il Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Matera, sottoposto a commissariamento da più e più anni, si candida alla gestione di impianti di smaltimento definitivo? Come hanno fatto a convincerlo, i soci privati Finpar/Fincast, a mettere a disposizione il suo nome e il suo bilancio a servizio di questa bella impresa? O forse non è stato neanche necessaria l’opera di convincimento date le imminenti scadenze elettorali?

Anna Maria Dubla, associazione Ambiente e Legalità