Elezioni regionali. Isolare il Pd e il Pdl
C’è chi si organizza per costruire “l’alternativa” al governo di Centro Sinistra. Chi vorrebbe proporsi quale forza per l’abbattimento del “sistema di potere lucano”. E poi quelli del superamento dell’attuale politica “serva dei poteri forti.” Insomma, diverse barche vorrebbero salpare nel mare della campagna elettorale. Esiste, in questo via vai, il germoglio di una vera possibile alternativa. Si tratta di un progetto difficile. Ma non impossibile.
Pdl-Forza Italia e compagni
Alcuni movimenti e partiti di centro destra cercano di convogliare su un’ipotesi di coalizione con il Pdl. Questi tentativi fatti di riunioni appena cominciate, di incontri in trattoria, di telefonate reticolari, hanno un limite. Si muovono secondo metodi e idee vecchi. Si tratterebbe di mettere insieme una specie di esercito del consenso che favorisca alcuni personaggi illudendone altri. Una coalizione che non aspira a governale la Basilicata, ma che mira ad ottenere consensi significativi per giustificare la leadership di certe carcasse politiche.
Pd e compagni
Altri movimenti, gruppi e partiti più spostati a sinistra cercano di convogliare su un’ipotesi di coalizione con il Pd. Anche questi si muovono su vecchi e collaudati schemi. Nel mezzo tanti gruppi e movimenti nascenti i quali non hanno alcuna possibilità di affermare un peso elettorale capace di determinare cambiamenti degni di storia. Compreso il movimento di Grillo. Gruppi e movimenti insediati da uomini “mandati” dal Pd e dal Pdl per monitorarne le mosse, le parole, le proposte. Sembra, anzi, che alcuni movimenti nascenti siano eterodiretti da esponenti del Pd. In questa situazione non è difficile immaginare l’esito delle elezioni regionali prossime.
Nulla potrebbe cambiare
Il Pd e i suoi satelliti, incasseranno i consensi sufficienti per avere la maggioranza in Consiglio Regionale. Il Pdl e i suoi satelliti, incasseranno i consensi sufficienti per avere il peso maggiore tra i banchi dell’opposizione. Praticamente nulla cambierà. La tattica del vecchio sistema è banale. Dividere tutti, per vincere con percentuali di consenso anche basse. Si può fare qualcosa? Si.
“Il diavolo e l’acqua santa” cambieranno le cose
Quando si vuole seriamente rovesciare un sistema di potere bisogna avere la rivoluzionaria capacità di mettere insieme “il diavolo e l’acqua santa”. Che significa? Semplice. Isolare il Pd e il Pdl escludendoli da ipotesi di coalizione. Lasciarli soli, mentre tutti gli altri partiti, movimenti, gruppi, associazioni fanno fronte comune per una coalizione ampia, trasversale, capace di superare o il Pd o il Pdl. Questo richiederà la rinuncia da parte di ciascuno alle proprie prerogative ideologiche, alle presunzioni morali e ai pregiudizi inutili. Questo richiederà un grande senso di umiltà individuale, una profonda coscienza del limite e la cessione di ogni presunta sovranità su se stessi e sulle truppe che ciascuno ritiene di rappresentare. Un fronte vasto che va dai movimenti alternativi di sinistra a quelli di destra. Che si muove da Fratelli d’Italia a Magdi Allam, dai gruppi ambientalisti al movimento di Grillo. E’ evidente che se si alimenta il conflitto sulle questioni ideologiche, magari sul sesso degli angeli, tutto questo non è possibile. Ma se si convoglia su alcune grandi questioni questo è possibile. E se non si trovano le grandi questioni su cui convergere, ci sarebbe almeno un obiettivo comune e immediato: rovesciare il sistema lucano dell’ammucchiata Pd-Pdl. Il resto verrà da se. Ci si combatterà alle elezioni successive, ma partendo da una situazione completamente nuova. Chi non lavorerà in questa direzione farà l’interesse del vecchio sistema di potere lucano, o farà l’esclusivo interesse personale. Inutilmente.