“Don Chisciotte a Matera avrebbe vita più facile”

1 agosto 2013 | 19:00
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“Don Chisciotte a Matera avrebbe vita più facile”

Il Piear di Basilicata fu varato in clima pre-elettorale nel gennaio del 2010, poco prima che quel consiglio regionale si sciogliesse. Ci risiamo, il clima si sta riscaldando specie nel ‘Partito-Regione’ per la nuova tornata. Circa un mese fa si tenne una di quelle solite manifestazioni  per circostanze pre-elettorali. Il Piear andava rivisitato e lo disse anche il presidente del consiglio regionale tutti, dissero che non andava bene e che senza rivedere quel provvedimento avremmo devastato il territorio. Che folletti dispettosi quelli che ce ne  avevano fatto dono; ben si conosceva che non si era in grado di modificare nulla a legislatura praticamente scaduta ma bisognava fare “ammuina”. L’attenzione cadde sulle  pale eoliche di Zeffiro s.r.l. a Le Matine e si decise di fare ricorso  al Tar contro l’atto  amministrativo regionale, cosa saggia e che trovava i presupposti legali per vedere vittorioso il ricorso. Nessuno parlò di cosa altro bolliva in pentola. Perché identico ricorso non viene intrapreso dal Comune contro la delibera che autorizza Meltemi  s.r.l. ad impiantare a contrada Le Reni ben 9 pale eoliche dalla potenza di 3,4 Mw; sono queste ultime meno invasive o ci sono, cosa più probabile, interessi sottesi? Ricordiamo che le pale contrastate  di Zeffiro sono solamente da 2,0 Kw e sono meno invasive perché più basse (di circa 30 mt) e sono anche più lontane dalla città.  Meltemi si è aggiudicata l’asta a ribasso bandita per il 2013 e quindi quelle pale saranno una realtà entro pochi mesi mentre Zeffiro o la società alla quale è stato venduta l’autorizzazione non ha  neppure partecipato  all’asta e quindi tutto è rinviato ad altra data. Il motivo della opposizione sarebbe lo stesso ed identica sarebbe la possibilità di uscirne vittoriosi. Non dimentichiamo che già sono una realtà le sei pale da 3 Mw di ASIA  Ambiente S.p.A. a Ciccolocane e contro le quali non è possibile fare alcuna opposizione grazie alla latitanza pregressa  del Comune. Resta sconosciuta la mobilitazione massiccia contro le pale di Zeffiro mentre intorno alle pale di Meltemi c’è un ingombrante silenzio. Pensare che ci siano appetiti appagati è naturale, non sarebbe più semplice aggiungere un posto a tavola e fare due opposizioni anche perché sono praticamente  copia l’una dell’altra?

Pio Abiusi (Associazione “Ambiente e Legalità”)