“Carburante discriminatorio per categorie sociali”

9 agosto 2013 | 10:53
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“Carburante discriminatorio per categorie sociali”

“In attesa di avere notizie ufficiali sull’entità esatta della riduzione del valore della terza tranche della card carburanti per effetto della decisione del Consiglio di Stato, la questione va affrontata, una volta per tutte, con modifiche nella normativa nazionale che ha istituito il fondo carburanti,  sia per l’individuazione netta e precisa delle Regioni ammesse ai benefici, attraverso l’estrapolazione delle Regioni nei cui territori ricadono rigassificatori, che per le modalità di utilizzo dello stesso fondo”. E’ il pensiero del coordinatore regionale di IdV Gaetano Cantisani che annuncia iniziative in Val d’Agri e nel Sauro  per rilanciare la mobilitazione delle comunità locali in generale sui problemi dell’estrazione di idrocarburi e degli effetti sull’economia locale. “Leggiamo che il senatore Viceconte del Pdl è certo che la card sarà ridotta di soli 20 euro, mentre altri calcoli parlano di una riduzione anche del 50% e quindi di un valore intorno agli 80 euro. Non sappiamo se – dice il coordinatore di IdV – l’ottimismo del senatore del Pdl risenta già del clima pre-elettorale regionale, come del resto è accaduto per le elezioni politiche di febbraio con i manifesti Pdl inneggianti alla card, ma ci sarà poco da fare propaganda rispetto ad una situazione che è del tutto insoddisfacente al punto che lo stesso Presidente De Filippo ha dovuto ricordare che si tratta di un provvedimento imposto alla Regione. La card inoltre – continua Cantisani – si rivela uno strumento discriminatorio e penalizzante soprattutto per alcune categorie sociali, anziani e donne che numerosissimi nei nostri paesi non hanno la patente di guida e sono esclusi. Pensiamo pertanto che il fondo costituito dalle compagnie petrolifere per l’estrazione del petrolio vada impiegato in progetti sociali e finalizzati a promuovere occupazione e impresa, avviando una svolta che coinvolga l’insieme degli interventi finanziati attraverso il Programma Operativo Val d’Agri.  IdV , inoltre, ritiene che si debba affrontare con il Governo – conclude Cantisani – la questione riprendendo complessivamente l’interlocuzione politica ed istituzionale sul Memorandum nel quale ci sono quei benefici e vantaggi effettivi e di gran lunga più consistenti che attendiamo da troppo tempo”.