Bonus idrocarburi: “Un contentino andato in briciole”

8 agosto 2013 | 17:52
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Bonus idrocarburi: “Un contentino andato in briciole”

La maggior parte dei lucani lo ha sempre considerato un “contentino”, uno “specchietto per le allodole” quel bonus idrocarburi. Ora  –  notizia freschissima – ci si è messa anche la sentenza del  Consiglio di Stato che dando ragione al ricorso presentato dalla Regione Veneto sulla ridistribuzioni dei proventi da destinare anche alle regioni che hanno rigassificatori (oltre alla Basilicata con i pozzi petroliferi), “ridimensiona” in briciole il tesoretto della card idrocarburi. La prossima erogazione dovrebbe avvenire in autunno ma con la cinghia tirata. “Adesso che anche quel beneficio- elemosina – si interroga Filippo Massaro, del Csail-Indignati Lucani – si ridurrà al lumicino, pochi  litri di benzina-gasolio e dopo che persino un mite e moderato come il consigliere regionale Antonio  Autilio ha perso le ‘staffe’ denunciando lo scippo del ‘tesoretto’  da parte del governatore-sceicco, chi avrà ancora la faccia tosta di venire in Va d’Agri a fare campagna elettorale?” Per Massaro bisogna “capire se l’attacco leghista che parte dal Veneto contro il terzo bonus idrocarburi per i lucani patentati, che comunque continuiamo a considerare una vergognosa e indecorosa elemosina, non abbia trovato sponda in ambienti governativi e di parlamentari della nostra regione, presenti nel governo Letta come alla Camera e al Senato. Ormai le lobby del petrolio sono presenti ovunque e tanto più nella politica per controllare i propri affari e il baratto con una poltrona di sottosegretario a danno esclusivo dei cittadini lucani. Quello che invece ci meraviglia è il silenzio assordante dei sindaci della Val d’Agri (e del Sauro) che solo qualche mese fa – dice il presidente Csail-Indignati – avevano annunciato la ‘rivoluzione civile’ sino alle estreme conseguenze di restituire la fascia tricolore se la giunta regionale non avesse sbloccato nuove risorse a parte quelle del P.O. Val d’Agri.” Giampiero D’Ecclesiis della costituente provinciale potentina di Fratelli d’Italia tiene a  rimarcare che “dopo l’inattuazione del Memorandum anche il secondo pilastro della decennale strategia politica del Pdl lucano è andato in rottamazione. Un provvedimento che conteneva una evidente ingiustizia lasciando fuori i lucani non dotati di patente, come se gli anziani di Villa d’Agri o di Paterno o di Viggiano non subissero i danni dell’inquinamento prodotto dal Centro Oli. Chiusi nella loro torre d’avorio – afferma caustico D’Ecclesiis – i vertici del Pdl hanno preferito mummificare il piccolo risultato ottenuto per ostentarlo ad ogni nuova elezione come il sangue di San Gennaro, che ahimè, in questo caso, la ‘Grazia’ non l’ha fatta facendo svanire anche questo piccolo ristoro per i cittadini lucani.” D’Ecclesiis indica una nuova azione “per il futuro della Basilicata in relazione alle attività petrolifere, quella che Fratelli d’Italia ha proposto e in epoca non sospetta in pochi punti chiari.” Sei punti così distribuiti: “sospendere la realizzazione di nuovi pozzi petroliferi per costruire un nuovo percorso di regole per la gestione delle problematiche di rischio ambientale e risorse idriche sotterranee e superficiali costruendo un sistema regionale di monitoraggio in continuo del territorio.” Secondo punto: “la costituzione – afferma – di una autority dedicata e trasparente dotata di una autorevole componente scientifica e con poteri ispettivi che possa accedere per i controlli alle infrastrutture e disporne la sospensione delle attività.” Terzo: “definire seri piani di sicurezza adeguatamente trasferiti ai cittadini e alle autorità locali in caso di emergenza con la costruzione di protocolli automatici di intervento e controllo.” Il quarto punto prevede “l’innalzamento delle quote royalties petrolifere, dall’attuale 7%  fino al 25% finalizzate al consolidamento della rete infrastrutturale lucana, il sostegno dell’economia, l’avvio di una capillare ristrutturazione energetica regionale che porti alla costituzione di un fondo che finanzi le ristrutturazioni finalizzate ad elevare le classi energetiche degli edifici.” La quinta proposta di Fratelli d’Italia prevede “l’abolizione delle accise sul prezzo della benzina e del gas su tutto il territorio regionale, per dare impulso all’economia con una previsione di applicazione del sistema di tariffazione energetica agevolata a tutte le aziende localizzate in Basilicata.” Ed infine come sesto punto: “la costituzione di un fondo nazionale – conclude D’Ecclesiis – finalizzato alla bonifica e al recupero di aree eventualmente inquinate a seguito delle attività estrattive.”