Blitz case di risposo, nuovi interventi per socio-assistenziale

5 agosto 2013 | 19:49
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Blitz case di risposo, nuovi interventi per socio-assistenziale

“Quanto accaduto a seguito dell’operazione che si è svolta in tutt’Italia ad opera dei Carabinieri del NAS che hanno denunciato, da noi, l’amministratrice di una casa di riposo per abbandono di persone incapaci e per truffa aggravata, scoprendo che venivano utilizzati persino prodotti alimentari con la dicitura «Aiuto comunitario o Ue» e quindi non commerciabili, conferma l’esigenza, che ho posto all’attenzione politica da tempo, di ripensare i modelli dei servizio socio-assistenziali, specie per anziani, nella nostra regione”. A sottolinearlo è il capogruppo SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello evidenziando che “il problema di un più rigoroso controllo sulla gestione e i servizi nelle Case di Riposo come nei Centri di Accoglienza per migranti si pone contestualmente a quello di modificare interventi e spesa sociale”.
Nel sottolineare che “nel 2012, a fronte di una cifra irrisoria pari a circa 500 mila euro proveniente dal Fondo Nazionale, la Regione ha disposto l’impiego di 20 milioni di euro” Romaniello riferisce che “nel bilancio di previsione 2013 la “missione diritti sociali, politiche sociali e famiglia” dispone di un capitolo di spesa di oltre 23 milioni di euro. Evidentemente non è solo una questione di risorse insufficienti ma – continua il capogruppo SEL – dell’intero sistema della governance nel settore socio-assistenziale che denota criticità a partire dai troppi soggetti istituzionali in campo, dai programmi e progetti (Pois e Piano regionale socio-assistenziale) che vanno quanto meno ripensati. Per questa ragione ho presentato specifici emendamenti alla manovra di assestamento di bilancio 2013 – dice Romaniello  – innanzitutto per garantire continuità al Programma COPES per il contrasto alla povertà e l’esclusione sociale almeno sino alla fine dell’anno, sulla spesa farmaceutica che incide negativamente sul diritto alla salute e per i lavoratori in mobilità”. Romaniello precisa che “l’accordo sottoscritto tra Regione e sindacati, sulla scorta delle risorse disponibili, consente il pagamento della mobilità in deroga fino al 31 maggio 2013, pur prevedendo la proroga del trattamento fino al 30 giugno 2013. E’ necessario invece garantire – dice il presidente del Gruppo Sel – l’erogazione dell’indennità per tutto il 2013. C’è dunque un insieme di misure ed interventi per il welfare che necessitano di un profondo cambiamento”.