A Potenza nessun evento estivo

13 agosto 2013 | 11:14
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A Potenza nessun evento estivo

Valutando le condizioni in cui versa la città di Potenza non si può sottacere che le difficoltà sono tante (debito, rifiuti, viabilità, trasporti etc.) ma la cosa che maggiormente si nota in questo periodo estivo – dove la crisi costringe molti a stare in città – é l’assenza di qualunque tipo di manifestazione o iniziativa che possa far diventare il capoluogo di regione meta di turisti e/o creare momenti di aggregazione tra gli stessi suoi cittadini. Potenza é una città triste, una città dove c’è una scarsissima percezione del benessere. Chi può si sposta nei paesi  limitrofi in cerca delle sagre più fantasiose, altri sono costretti a cercare refrigerio nei parchi cittadini, anch’essi spogli di iniziative. Eppure basterebbe poco per far si che il capoluogo divenisse centro di tanti eventi, tale da rendere meno noiose le serate dei potentini e non solo. Uno degli obiettivi, tra i tanti, che la prossima amministrazione comunale si dovrà porre, deve essere proprio quello di regalare tantissime feste di piazza al fine di ridare allegria a un popolo ormai afflitto da problemi più o meno importanti. Il tutto dovrà passare attraverso: la costituzione dello  “Sportello Unico per manifestazioni ed eventi su suolo pubblico” che si dovrebbe occupare di tutto quanto necessario ai fini amministrativi per la realizzazione di un qualsiasi evento/spettacolo. Creare una struttura pubblico-privata, in grado di ideare e realizzare un cartellone di eventi, che dovranno interessate l’intero anno e con la massima concentrazione nel mese di agosto. Abolire del tutto la tassa sull’occupazione del suolo pubblico e quella le  pubbliche affissioni, che diventerebbero sempre gratuite per tutte le iniziative ludiche senza fine di lucro. Costituire un fondo per l’abbattimento degli oneri Siae. L’idea é quella di trasformare Potenza in una enorme città dei balocchi, dove il divertimento e l’allegria la facciano da padrone: sentirsi “ciuchini” per una notte non è, dopotutto, peccato mortale.


Giuseppe Giuzio, Fratelli D’Italia