Visite mediche, liste d’attesa infinite

16 luglio 2013 | 11:38
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Visite mediche, liste d’attesa infinite

Per fare una mammografia bisogna aspettare fino a 13 mesi. E non va meglio per una visita urologica o pneumologica (un anno), o per un ecodoppler o una colonscopia, per i quali si attende fino a 9 mesi. E’ il quadro delineato dal Rapporto Pit Salute 2013 del Tribunale per i diritti del malato, presentato al ministero della Salute che ha raccolto nel 2012 27.491 segnalazioni da parte dei cittadini.

Le difficoltà relative alle lunghe liste d’attesa sono la prima voce tra le difficoltà riscontrate dai cittadini nell’accesso ai servizi sanitari, il 74,3% del totale (37,2% riguarda le attese per gli esami diagnostici, mentre il 29,8% fa riferimento alle visite specialistiche). E i tempi di attesa nella sanità pubblica sono in cima alla lista delle lamentele, anche perché da un anno all’altro, la situazione in molti casi, anziché migliorare peggiora: per una mammografia, infatti, nel 2011 si attendavano, mediamente, “appena” 11 mesi; per un ecodoppler 6 mesi; per una visita urologica 11 mesi. Un’altra parte rilevante delle segnalazioni (28,1%) si concentra attorno alle richieste di ricovero per intervento chirurgico, mentre quasi il 5% rappresenta gli accessi per terapie oncologiche, quali chemioterapia e radioterapia. Tra le altre segnalazioni: il maggiore ricorso all’intramoenia a causa proprio dei tempi eccessivi nel pubblico (15,4%) e l’insostenibilità dei costi dei ticket (10,3%).

E c’è chi si indebita per sostenere le spese sanitarie. Crescono infatti i finanziamenti richiesti per pagare le spese sanitarie. Nel primo semestre del 2013, la richiesta media per questa finalità è pari a 6.600 euro. In Italia i prestiti servono soprattutto per interventi di ortodonzia, chirurgia estetica e controlli privati.