
L’associazione “La compagnia dei cammini” organizza dal 3 all’11 agosto, una settimana di cammino sulle orme di Ninco Nanco. Si tratta di15 persone che percorreranno 140 chilometri in un viaggio evento alla scoperta del Vulture. L’idea del viaggio nasce dalla lettura delle storie di Ninco Nanco e dei briganti del Vulture e dall’ascolto delle canzoni del cantautore napoletano Eugenio Bennato. Il cammino ripercorrerà la storia del giovane brigante dipinto dai nemici come crudele assassino. In verità fu un giovane idealista e coraggioso che cavalcava con una piccola chitarra appesa al suo destriero. Il ragazzo fu catturato dai piemontesi e ucciso poco dopo di nascosto, a freddo, per soffocarne il ricordo e la leggenda. Il viaggio è arricchito anche dalla presenza nel gruppo di un’artista vera, cantautrice e chitarrista classica, Maria Vittoria Jedlowski, in arte Ori, che porterà con sé la sua piccola chitarra, ornata con nastri colorati, e allieterà il gruppo con le sue creazioni e le canzoni sul brigantaggio del repertorio regionale. Anche le parole di Eugenio Bennato accompagneranno i passi nel Vulture. Perché Bennato a Ninco Nanco ha dedicato una canzone. Il cammino parte sabato 3 agosto da Melfi e arriverà domenica 11 agosto a Potenza: le tappe del viaggio saranno tante e tutte ispirate all’amore per questa terra e per la sua gente. Mercoledì 7 agosto, il gruppo di viandanti è atteso a San Fele per partecipare ad un importante momento di approfondimento dedicato a “Emigrazione, un peso o una risorsa”. Nel corso del viaggio, ci sarà tempo anche per conoscere Valeria e Felice che da Milano sono scesi a San Nicola di Pietragalla per produrre dell’ottima birra artigianale, la Br’hant (brigante, appunto). Ad illustrare bellezza e autenticità della natura del Vulture sarà l’Associazione Lanius che per un’intera giornata affiancherà il gruppo di viandanti lungo il cammino. Tappa anche a Calitri, dove il gruppo percorrerà le strette stradine alla ricerca della “Banda della Posta”, gruppo musicale formato da nove pensionati campani amanti della buona musica tradizionale. È stato Vinicio Capossela a scovarli nella sua Calitri – città natale del padre – e a produrre il loro primo album, esordio ricco di sonorità e ritmi del sud. E anche il riposo nel Vulture si trasformerà in un tuffo nella storia dei briganti dell’Ottocento. Si trascorrerà infatti una notte nella Locanda del Borgo, una struttura immersa nella tranquillità del borgo medievale di Rapone, in un antico palazzo signorile del ‘600, diventato poi carcere per i briganti catturati dall’esercito. Portali in pietra e arredamenti in legno rendono l’atmosfera delle case raponesi unica e indimenticabile. Un viaggio, un evento: su e giù, a zig zag, mai in linea retta, proprio come i briganti, per ammirare un luogo prezioso come il Vulture.