Sel restituisce i soldi non spesi

26 luglio 2013 | 08:45
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Sel restituisce i soldi non spesi

Il Gruppo SEL in Consiglio Regionale ha provveduto a restituire agli uffici della Direzione Generale del Consiglio la somma di 13.726,64 euro che rappresenta l’avanzo di cassa al 31 dicembre 2012, vale a dire risorse finanziarie ricevute in attuazione dell’art. 6 della L.R. 8/98 (dal primo gennaio 2013 abolito) e non spese.
Ne ha dato notizia il Consigliere Giannino Romaniello evidenziando che questo “è l’atto finale di un lungo percorso di trasparenza ed uso oculato delle risorse del Consiglio che il gruppo ha avviato sin dal primo giorno di costituzione a seguito delle elezioni regionali del 2010. Quella di spendere per la nostra attività solo quanto effettivamente indispensabile ed evitare sprechi è stata una chiara scelta, dettata dalla consapevolezza della necessità di operare una netta riduzione dei costi della politica”.
Romaniello ricorda in proposito “Il Gazzettino della Trasparenza”, l’iniziativa curata dal Gruppo Sinistra, ecologia, libertà in Consiglio regionale: dopo la pubblicazione sul web, avviata nel 2010, dei rendiconti di tutte le spese effettuate con i contributi regionali, Sel ha realizzato anche una pubblicazione, cartacea e in versione telematica, con l’obiettivo di rendere trasparente tutto quanto accade nel Palazzo della Politica Regionale, a cominciare dall’utilizzo dei contributi pubblici, per far conoscere ai cittadini e per farsi giudicare.
Il capogruppo Sel evidenzia che, pur non essendoci alcun obbligo di legge, si è deciso di rendere pubblici tutti i rendiconti sin dal 2010, sia in relazione ai contributi ricevuti dal Gruppo consiliare che quelli ricevuti dal Consigliere, con l’indicazione di ogni singola spesa sostenuta, insieme alle buste paga del consigliere, pubblicandoli integralmente sul sito del gruppo. Questo – sottolinea – perché non si può chiedere trasparenza se non la si fa per primi e tanto meno sacrifici ai cittadini facendo molto attenzione su un aspetto: la riduzione dei costi della politica non deve significare riduzione dell’iniziativa politica, altrimenti si corre il rischio che la politica la fa solo chi ha i soldi. Rendere conto dell’attività politica ed istituzionale svolta in Consiglio Regionale e la trasparenza sull’utilizzo dei fondi, così come sui processi amministrativi e sugli atti delle istituzioni – sottolinea il capogruppo Sel – non credo sia un fatto eccezionale. Anzi, penso debba essere la regola per tutti coloro i quali sono chiamati a svolgere una funzione così importante quale quella di rappresentanti dei cittadini, dando pratica attuazione alla legge sulla istituzione dell’Anagrafe degli eletti, di cui sono stato il principale promotore.  Inoltre, rendere immediatamente pubbliche le modalità di spesa dei contributi ricevuti consente di lanciare un messaggio che va oltre il mero vincolo di legge e rappresenta un esempio di buona pratica politica.