Sanità Futura: “Tavoli tecnici o da casinò?”

8 luglio 2013 | 11:19
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Sanità Futura: “Tavoli tecnici o da casinò?”

L’associazione “Sanità Futura” delle strutture mediche convenzionate interviene con una nota sulla recente attivazione dei ‘tavoli del  nomenclatore tariffario. “Questa attivazione dei tavoli – si legge – molto somiglianti  ai tavoli verdi di Montecarlo o Sanremo, non farà la fortuna di nessuno, tranne forse di chi insiste per tenerli in vita.  E’ notizia di qualche giorno fa la dura posizione assunta da tutti i consiglieri regionali presenti in IV Commissione circa la recente delibera di Giunta contro il ‘Nomenclatore lucano killer’, ossia il provvedimento licenziato dalla giunta in gran fretta, ed anche misteriosamente secretato per diversi giorni agli addetti ai lavori che è stato oggetto di analisi, approfondimento, consultazioni e infine censura, senza far mistero dell’imbarazzo in cui l’assessorato ha  messo l’intera compagine consiliare che pure, in teoria, è stata totalmente ignorata. L’assessore alla salute della Regione – continua la nota – senza curarsi di quella che potrebbe anche ritenersi una ennesima ‘figuraccia politica’ , mantenendo in essere il provvedimento, si lancia in un nuovo temerario gioco che noi oseremmo definire d’azzardo. Basti pensare anche al  flop del ticket lucano per la cui abolizione noi di Sanità Futura abbiamo chiesto con 30mila persone di dire ‘No’ per abolirlo definitivamente.” Come sostiene Sanità Futura i tavoli di concertazione “stanno confermando la chiusura del 60 % delle strutture sanitarie private accreditate di Basilicata, poiché i tagli ingiustificati delle tariffe dal 25% al 50% sono insostenibili: si immagini – rilancia – cosa accadrebbe se ad una qualsiasi attività, improvvisamente e senza preavviso, i clienti pretendessero di pagare la metà il prezzo del lavoro acquistato.”. L’associazione ha quindi chiesto il ritiro del “Nomenclatore lucano Killer” fermando ogni dibattito contestando ed “astenendoci dalla partecipazione. Nulla però – continua – sembra poter fermare questi tavoli a cui ormai partecipano soltanto i funzionari pubblici e l’Anisap dell’ex Consigliere Flovilla. Non riuscendo a capire (ma immaginandolo bene) a cosa possa servire un dibattito senza il ritiro di un provvedimento completamente sbagliato teso ad uccidere la prevenzione ed anche centinaia di  posti di lavoro, chiediamo una nuova audizione presso la IV commissione del consiglio regionale, presentando con un documento certificato, il cronoprogramma di chiusura territoriale dei Centri Accreditati ed il nostro ‘No’ al gioco d’azzardo sulla pelle di tutti: piccole imprese e cittadini.” Sanità Futura chiede quindi ai consiglieri regionali della IV Commissione di “promuovere e approvare un ordine del giorno per la revoca di questo provvedimento, poiché – conclude la nota – è in sede politica che si devono compiere le scelte vitali e non di certo con l’attesa di una pronuncia del Tar Lazio che serve solo a non assumersi le doverose responsabilità.”