Pantano, “anzichè vietare il bikini sarebbe stato utile tagliare l’erba”

2 luglio 2013 | 12:51
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Pantano, “anzichè vietare il bikini sarebbe stato utile tagliare l’erba”

Quanti ricordano quella triste pagina di storia che fu la rivoluzione francese? Quanti ricordano quell’infernale attrezzo chiamato ghigliottina? Sì, parlo di quel periodo dove la miseria più nera aveva toccato tutti ma non certamente re Luigi e la frivola consorte Maria Antonietta entrambi così lontani dai problemi reali del loro popolo che non aveva pane per sfamarsi. Un giorno la regina parlando con una cortigiana ebbe a dire “ se il popolo non ha pane che mangi le brioches!” La storia continua. Sono passati oltre duecentocinquant’anni e c’è ancora chi crede che tra le priorità ci sia il senso del pudore di un dorso nudo maschile o di un ventre femminile in bikini che corre intorno all’area faunistica del lago del Pantano di Pignola magari non potendosi permettere una giornata in riva al mare. Caro neo sindaco Ferretti, da che mondo è mondo, i palazzi si creano dalle fondamenta per poi gradatamente arrivare al tetto. Neanche un provvedimento di somma urgenza poteva giustificare l’ordinanza da lei emessa all’indomani del suo insediamento presso la casa comunale. Cose da fare ce ne sono tantissime, sarebbe stato forse meglio aver provveduto per tempo, considerando la posizione ricoperta negli anni passati all’interno del Municipio di
Pignola, a far tagliare l’erba che corre “ignuda e incolta” lungo la medesima pista pedonale e ciclabile, fiore all’occhiello di questo Comune, dove dimorano non
innocue viperelle e brancolanti cani randagi talmente affamati da sembrare lupi. Mi auguro che la prossima ordinanza non sia quella di girare in centro storico con la “tuba” e il “frac”.

Rocco Tirone, Costituente Fratelli d’Italia Pignola