Movimento 139: “Le primarie di coalizione siano vere”

29 luglio 2013 | 10:51
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Movimento 139: “Le primarie di coalizione siano vere”

“Il Pd ha scelto l’unica e la migliore strada perché il centrosinistra possa governare il futuro della Regione Basilicata: il 15 settembre ci saranno le primarie di coalizione per la scelta del candidato presidente e del programma di governo, questa volta per il “Movimento 139” non c’è che da applaudire e concordare.” A sostenerlo è Antonio Brigante del “Movimento 139” di Lagonegro appunto. “Ora occorre – prosegue – che il tempo che ci separa dal 15 settembre venga tutto impiegato per ricostruire tra la gente di Basilicata la fiducia necessaria perché la coalizione di centrosinistra abbia il più largo consenso con la più vasta mobilitazione possibile, affinché riceva nella tornata elettorale la legittima e democratica consacrazione per il governo dei prossimi anni. Le primarie di coalizione – continua Brigante – spazzano via i personalismi ed il carrierismo politico, eliminano, finalmente, la concorrenzialità tra centro e sinistra e ripristinano la correttezza politica, se pure in una competizione elettorale, che vede la possibilità di raggiungere l’obiettivo di costruire il più largo confine del centrosinistra, assumendo la Regione Basilicata come bene comune. Si faccia presto il tavolo del centrosinistra a cui il “Movimento 139 non” mancherà di dare il suo contributo, in quanto serenamente animato dallo spirito di rendere un servizio alla politica, al centrosinistra, alla terra di Basilicata e nella certezza che le primarie del 15 siano oltre che di coalizione e aperte: ‘primarie vere’. Con questo sano passaggio – rilancia il movimento – si eliminano i vizi che la politica del ventennio berlusconiano aveva insediato nei partiti, viene eliminato il leaderismo, l’individualismo, il carrierismo politico e l’intoccabilità dei capicorrente; qui il metodo ‘Napolitano’, se pure da molti auspicato, non ha attecchito ed ora alla Basilicata il compito di dare l’esempio della capacità di ritrovare nella politica la sede per la soluzione dei problemi collettivi.” Per Antonio Brigante “come non può essere demandato alla magistratura il rinnovamento della classe dirigente di un paese, così i partiti devono assumere sempre più la coscienza che il tempo del governo-partito è finito, le cordate di potere non servono, né devono essere praticate logiche perverse che ancora si nascondono dietro a fantomatiche richieste di rappresentanze territoriali o settoriali più che di componenti e correnti. Il tempo dei generali non è il nostro tempo.” E il discorso si incentra sul lavoro. “Si prenda coscienza del dramma – sostiene – che interessa decine e decine di imprese, di lavoratori, di giovani, si avvii da subito il percorso indicato dal segretario regionale del Pd, Roberto Speranza, si confrontino idee e sogni da far camminare sulle gambe di uomini e donne che sono ancora la ricchezza della nostra regione. Il centrosinistra si confronti con le grandi sfide che la crisi impone, con le scelte strutturali che deve praticare, con un ridisegno dei ruoli amministrativi in atto e da proporre, dia il segnale che l’etica della politica – continua – serve alla comunità, venga tenuto in debita considerazione il dettato dell’articolo 54 della Costituzione italiana che recita: ‘i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore’ . Le pagine degli ultimi periodi della storia del governo regionale che hanno interessato 40 consiglieri regionali con la nota vicenda rimborsopoli non fanno onore alla tradizione, alla storia di un popolo serio e laborioso. E la società, quella operosa, – conclude Brigante del ‘Movimento 139’ – quella ambientalista, quella virtuosa, quella sana, faccia un passo avanti, abbia il coraggio di esporsi per costruire futuro e dare dignità sogni e speranze alla gente perbene di Basilicata.”