“L’Udc, superato e senza progetto politico”

20 luglio 2013 | 18:20
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“L’Udc, superato e senza progetto politico”

In una lettera inviata al segretario nazionale dell’Udc, ho comunicato la mia decisione di rassegnare le dimissioni da segretario regionale della Puglia, poiché sono venute meno le condizioni politiche-organizzative che mi erano state affidate all’unanimità nell’ultimo congresso regionale e la mia irrevocabile decisione di lasciare un partito inadeguato alla richiesta di cambiamento pretesa dagli elettori e dai moderati del Paese. Dopo i ripetuti insuccessi elettorali, la mancanza di una seria strategia politica volta al buon governo del Paese e delle nostre comunità, gli invani  proclami di rinnovamento, coraggiosamente richiesti da alcuni giovani intervenuti  all’assemblea a Roma, non posso più ritrovami in un partito ingessato dalle alchimie e dalla contraddizioni di alcuni, che hanno preferito i riposizionamenti e le convenienze personali a seconda delle stagioni, senza perseguire una offerta politica coerente all’impegno dei tanti dirigenti, amministratori ed elettori che hanno sempre mostrato di essere interessati a voler costruire una grande casa dei moderati. Con il fallimento del bipolarismo, l’Udc ha esaurito la sua funzione senza riuscire  a favorire l’unione con le altre forze di Centro, per gli individualismi e gli egoismi di parte e la pateticità di una ipocrita generosità di chi ha più volte in questi anni  annunciato di voler fare un passo indietro. Dopo la rottura con i moderati di Scelta-Civica, ritengo, anche  in coerenza con le posizioni e le iniziative da me assunte in questi ultimi mesi di guardare oltre l’Udc, per contribuire a costruire un nuovo soggetto politico capace di interpretare i bisogni e le attese della gente con i Valori della Politica. La difficile situazione socio-economica del Paese e dell’Europa ci impone di guardare avanti ispirati dal nobile popolarismo proprio dei cattolici-democratici consegnatoci da De Gasperi e Moro e non certo a quel popolarismo conservatore e populista, rappresentato in questi anni in Italia e in Europa dal berlusconismo

On.  Angelo Sanza