Ferrovie, il sottopasso chiuso ai viaggiatori

1 luglio 2013 | 13:01
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Ferrovie, il sottopasso chiuso ai viaggiatori

Oggi 1 luglio l’amministrazione comunale ha confermato l’entrata in funzione del terminal degli autobus extraurbani in viale del Basento. Ma si parte già con una criticità. Questa mattina infatti un pendolare potentino diretto per lavoro a Bari con il bus del servizio Fal delle 5.55 si è trovato di fonte la strada sbarrata. Motivo? La saracinesca del sottopassaggio ferroviario che conduce all’inaugurando terminal dove sono presenti gli stalli dei pullman extraurbani era completamente abbassata. Chiusa. L’unica soluzione, con i tempi strettissimi, è stata quella di armarsi di pazienza, tirare una forte boccata d’ossigeno e correre con il bagaglio pesante a corredo verso il ponte Musmeci, aggirando il passaggio a livello. Percorrere poi un altro tratto di strada che porta al terminal e riuscire in extremis a salire trafelato sul pullman. Il problema questa volta più che a monte si trova a valle. E’ vero infatti che l’amministrazione comunale ha annunciato che i collegamenti per Salerno e Napoli saranno effettuati ancora per una settimana da Piazza Zara –  fino a domenica 7 luglio per trasferirsi poi dal giorno 8  alla fermata di viale del Basento, – “ma perché – si chiede Giuseppe Potenza, il cittadino che ha lamentato il disagio – il sottopassaggio era chiuso?” Pur lasciando la macchina nei pressi dello Scalo centrale i parcheggi adiacenti il terminal sono limitati e la segnaletica che ne definisce la sosta, ammette, “non parla chiaro”. In ogni caso pur volendo  bypassare il passaggio a livello con il mezzo privato si sarebbe imbattuto nel rischio, non raro, di trovare la sbarra abbassata ritardando l’arrivo al pullman Fal per Bari, con notevoli disagi che ne avrebbero allungato l’attesa. “Il problema nel mio caso – ha proseguito Potenza – è stata la saracinesca chiusa. Io fruisco del bus per andare a lavorare a Bari e se lo avessi perso, sul posto di lavoro certamente non è che vogliano sentire ragioni. E se fosse capitato ad una persona anziana?” Responsabilità e negligenze a chi vanno ascritte? All’amministrazione comunale o alle Ferrovie? Il terminal giocoforza é sempre legato al sottopassaggio della stazione Centrale. “Come sempre – ha denunciato Giuseppe Potenza – siamo in mano ad una classe dirigente incapace e vergognosa  per colpa di ‘quattro cialtroni’ che si atteggiano ad amministratori del nulla. Se si decide di attivare un servizio – ha concluso – bisogna  farsi trovare pronti, ottimizzando l’opera senza approssimazione come alla solita maniera potentina.” Prescindendo dal disagio citato poc’anzi la situazione in cui versa la zona adiacente Potenza Centrale è paradossale. Tre rampe di scale mobili ”Basento” utili soltanto per giungere agli uffici comunali quando sarebbe stato opportuno collegarle alla fermata vicino il Seminario ( o quantomeno ai parcheggi adiacenti lo stadio Viviani) per evitare le “fatiche” in salita di viaggiatori armati di bagagli. Spazi stretti e congestionati  dove autobus urbani e  servizi sostitutivi delle Fs fanno fatica ad effettuare manovre in un piazzale della stazione ridotto. Di fianco c’è una lunga strada denominata “La Piccola” che porta ad una rimessa ferroviaria.  Molti cittadini si chiedono: “perché non utilizzarla per installare parcheggi e allargare il piazzale rendendo la stazione degna di un capoluogo di regione?” E ancora la presenza di un edifico ex poste fatiscente ed inutilizzato. Poco più avanti insiste un ufficio postale dove si ammassano macchine, in doppia e tripla fila per mancanza di parcheggi a danno dei residenti che non trovano posto perché semmai il vacanziero ( o un normale pendolare)  di turno che va a prendere il treno lascia lì la sua auto per riprenderla al ritorno dal “relax. Per non sottacere dei bus che conducono gli operai Fiat a San Nicola di Melfi. In conclusione per restare alle criticità legate al terminal – questa volta imputabili all’amministrazione comunale – bisogna registrare la presenza di barriere architettoniche e l’assenza di norme sulla sicurezza stradale per le dimensioni non certo idonee  allo stazionamento di autobus extraregionali negli stalli. Burocrazia elefantiaca o semplicemente dilazionare il “piacere di gustare” in salsa potentina  la tempistica di cantieri in costruzione ed opere pubbliche? Insomma tra terminal inaugurati “a lungo termine” e sottopassaggi chiusi, è proprio il caso di dirlo, si rischia di perdere il treno.  (Articolo scritto da Francesco Caputo)