Ente parco murgia materana: “No alle autorizzazioni”

18 luglio 2013 | 11:50
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Ente parco murgia materana: “No alle autorizzazioni”

L’ente Parco della murgia materana ha prodotto formali osservazioni alla procedura di “Valutazione di impatto ambientale” (Via) ed “Autorizzazione integrata ambientale (Aia), presentata dalla Italcementi S.p.A., relativamente allo stabilimento di Matera in località Trasanello. “L’Italcementi con questo intervento progettuale – dichiara in una nota Pierfrancesco Pellecchia, presidente ente parco – prevede di aumentare la capacità produttiva del suo stabilimento. Posto che ciò, inevitabilmente, comporterà una modifica degli effetti sullo stato della qualità ambientale, per immaginare ed autorizzare eventuali ampliamenti, sostituzioni ed integrazioni futuri, è necessario, – continua – monitorare in concreto gli effetti reali delle emissioni, che si ottengono con l’uso dei quantitativi dei combustibili attualmente autorizzati, sulla qualità dell’aria, del rumore, delle acque sotterranee, delle acque superficiali e dei sedimenti, del suolo e sottosuolo circostante. E’ inoltre quanto mai opportuno – prosegue – analizzare, con le attuali emissioni, gli aspetti relativi alla garanzia della tutela della salute e del benessere collettivo, considerando le conseguenze degli effetti inquinanti sull’ambiente naturale e antropizzato. Per Pellecchia allo stato attuale “non è possibile valutare la reale incidenza dell’attività dell’Italcementi in termini emissivi sulla qualità dell’ambiente, né sulla popolazione in termini di rischi per la salute e a maggior ragione, risulta fortemente inopportuno prendere in considerazione l’eventualità dell’ulteriore ampliamento previsto nel progetto in questione.” In buona sostanza “si ritiene di non procedere alla concessione dell’autorizzazione, per consentire di conoscere in maniera completa e complessiva gli effetti che insediamenti produttivi quali quello in oggetto possono procurare sulla qualità dell’ambiente e sulla salute della comunità.” Pertanto per il presidente del parco “è necessario si dia effettiva e completa attuazione sia al protocollo d’intesa sottoscritto in data 7 maggio 2013 e sia al protocollo operativo siglato in data 24 ottobre 2011per quanto riguarda il monitoraggio della qualità dell’acqua, dell’aria, del rumore, delle acque sotterranee, delle acque superficiali e dei sedimenti, del suolo e sottosuolo all’esterno dell’impianto Italcementi per valutare i reali effetti delle emissioni dannose ‘a terra’. Redigere – afferma – la “Valutazione di impatto sanitario (Vis) per valutare la situazione attuale e i potenziali rischi, per la salute di una comunità, che possono derivare da interventi progettuali ad elevato impatto ambientale”. E ancora “coinvolgere e condividere i sottoscrittoridel protocollo d’intesa affinché sia reale ed effettivo ed istituire infine – continua  – istituire, tra i sottoscrittori del protocollo d’intesa, un tavolo tecnico- per interventi progettuali come quello in questione, in modo che la contemporanea presenza dei soggetti interessati oltre ad esperti, professionalmente competenti e qualificati, possa aiutare il confronto e sia utile a determinare soluzioni condivise, in grado di conciliare interessi che vengono a contrapporsi: diritto al lavoro,  alla tutela dell’ambiente e alla salute delle persone.