De Filippo, Pittella e Falotico giocolieri e illusionisti

16 luglio 2013 | 22:19
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De Filippo, Pittella e Falotico giocolieri e illusionisti

Il governo regionale, ben rappresentato da Falotico, Pittella e De Filippo, ha raccontato stamane 16 luglio, a 420 giovani, l’ennesima favola. Lo chiamano “Ponte per l’occupazione”, una misura finanziata con fondi europei. Un fallimento previsto e prevedibile.  Ma gli scienziati della politica della Basilicata si ostinano a dare le carte truccate in un tragico gioco al tresette. Perché è fallito il cosiddetto reddito ponte? Uno dei motivi della débacle è riconducibile ad un brutto vizio della politica: magnificare chiacchiere inutili dall’esito improbabile per descrivere con le sembianze della giraffa una semplice mosca. Il reddito ponte era e rimane un sussidio a centinaia di ragazzi che hanno partecipato all’ennesima identica e inutile offerta formativa. Era e rimane l’ennesimo finanziamento pubblico a società private di formazione. Ecco. Sussidio e aiuti pubblici alle aziende formative. Sotto questa luce il Ponte non è fallito, anzi. Fallisce nel momento in cui ad un provvedimento di questo tipo si attribuiscono magiche proprietà, meravigliose prospettive occupazionali, straordinarie visioni del mondo. Basta leggere le dichiarazioni ufficiali e pubbliche di assessori e dello stesso presidente quando è stato pubblicato il bando. I fatti però, come al solito, smentiscono le chiacchiere inutili. Stamane i tre “moschettieri” del futuro hanno raccontato a centinaia di ragazzi almeno due stronzate. La prima riguarda l’incentivo alle imprese che vorranno assumere a tempo indeterminato questi giovani ormai formati, non si sa per cosa. Quante e quali sono le aziende che possono assumere questi ragazzi? In una situazione di grave crisi, dove le aziende chiudono, che senso ha dare l’incentivo per un’assunzione a tempo indeterminato? Molti risponderanno “no grazie”. Il problema del tessuto imprenditoriale non è l’incentivo ad assumere, ma la domanda di beni e servizi. Se nel mio negozio non vendo perché la gente, non avendo soldi, non compra, mi dite a che serve assumere? Le aziende assumono se producono e vendono, se fatturano e guadagnano.  In fondo questi politici che dettano prospettive a centinaia di ragazzi, non hanno mai visto un’azienda, non hanno mai gestito un’impresa. La seconda stronzata riguarda i 25mila euro di micro credito a tasso zero per le ragazze e i ragazzi che vorranno avviare un’attività autonoma. Non scherziamo. Non esistono le condizioni, perché mai nessuno le ha create. Con 25mila euro finanzi un anno di illusioni. La politica dovrebbe creare le condizioni per la crescita e lo sviluppo dell’imprenditoria e per l’occupazione dei giovani, non dovrebbe lanciare dollari dal balcone alle folle. De Filippo, Falotico e Pittella fanno un altro mestiere. Non hanno mai svolto attività imprenditoriale autonoma rischiando con i soldi loro. Hanno sempre fatto in autonomia che cazzo volevano con i soldi pubblici. La differenza non è marginale. E’ evidente, dai tempi, che la macchina tritacarne elettorale è partita. C’è da augurarsi che questi ragazzi, imparata la lezione, questa volta non si fanno fregare.