“Buona la prima, ora facciamo sul serio!”

9 luglio 2013 | 17:36
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“Buona la prima, ora facciamo sul serio!”

Nella giornata dell’8 luglio si è riunita l’assemblea che si è tenuta a Potenza del movimento “Un’Altra Basilicata è Possibile” al fine di allargare “l’invito e includendo i tanti e le tante – si legge in una nota – che in questa regione non si rassegnano all’idea del malgoverno gestito fin qui dal centrosinistra e dalla finta e inutile opposizione del centrodestra.”  Le proposte di programma e l’avvio a settembre delle primarie dei lucani per decidere le candidature “senza accordi spartitori e privati a tavolino” sono stati al centro dell’incontro. Un inizio che ha messo in una sala rappresentanti di molti movimenti e realtà sociali lucane, qualche sindaco e rappresentante istituzionale. Obiettivo: “fare in modo che a novembre – si afferma – all’appuntamento elettorale vi sia la più ampia, forte e credibile alternativa al centrosinistra ed al centrodestra. E punto di partenza sarà “il giudizio sulle responsabilità della classe dirigente di governo  per aver sottratto agli uomini ed alle donne di Basilicata l’ipotesi del futuro, che non lascia spazio alla speranza di loro cambiamenti e ad ‘accordicchi’ che sarebbero solo di occupazione di poltrone. Serve un forte cambio di rotta – viene rilanciato nella nota –  che porti moralità nella vita politica regionale e negli indirizzi di gestione della dinamica sociale, economica e politica lucana partendo dall’idea di mettere a valore le sue straordinarie risorse umane ed ambientali sottraendole alla speculazione privata dei soliti noti.”  Tre le strategie  su cui lavorare:  “dar vita ad una vera e propria costituente che chiami le migliori energie, esperienze, singole e organizzate a lavorare per dare vita al progetto, al programma ed alle iniziative per rendere effettiva l’Altra Basilicata di cui abbiamo bisogno;  costituire un campo di inclusione e infine  partecipazione largo, chiamare non solo i singoli cittadini ma anche i soggetti organizzati e quanti stanno discutendo della costruzione di liste con proposte elettorali, a coordinarsi, a stare insieme facendo cartello e trovando le unità necessarie per vincere.” L’assemblea verrà riconvocata tra una decina di giorni per “allargarla il più possibile ma, anche, mettendo a tema fin da ora due punti su cui decidere: proposte di contenuto e programma per le grandi questioni aperte dalla crisi (lavoro, reddito, servizi, uso delle risorse naturali ed energetiche, tutela del territorio, sviluppo economico, democrazia economica e partecipata, tutele e garanzie per gli investimenti delle imprese, rimodulazione della spesa e degli investimenti regionali, potenziamento dei servi e delle tutele alle persone).” E come secondo punto: “forme di costruzione di un’alleanza vasta e plurale e rispettosa delle autonomie e delle esperienze. Una sfida che si può vincere – conclude la nota –  se restituiremo senso all’esercizio del voto e daremo la parola a quanti vivono nei nostri 131 comuni andando lì e portando il vento del cambiamento e della svolta.”