Pale eoliche a Matera: “Continua la caccia al tesoro”

22 giugno 2013 | 08:18
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Pale eoliche a Matera: “Continua la caccia al tesoro”

Quella dei parchi eolici che insistono nel circondario di Matera è una vera caccia al tesoro. Ogni giorno si scoprono cose o fatti nuovi. Cerchiamo di fare il punto, al momento, per quello che ci è possibile e speriamo di essere precisi. Chi conosce  ha ben chiuse le carte  nei cassetti materani, potentini o romani. Ubichiamo Matera al centro di una cartina e puntiamo al versante Est quello che si affaccia verso la Puglia: Gravina, Altamura, Santeramo, Laterza.

Da sinistra verso destra procediamo:

1) Località Le Reni, società autorizzata Meltemi srl= è stata concessa la realizzazione di  un parco eolico composto da 9 pale della potenza di 3,4 MW ognuna, l’opposizione al progetto era possibile farla fino al 27 Maggio 2011 ;

2) Contrada Ciccolocane, società autorizzata ASIA Ambiente Italia s.p.a.=  un parco eolico da 6 pale della potenza di 3,00 MW ciascuna per questo intervento è stato pubblicato l’avviso di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità delle Opere. Sono interessati, cioè, all’esproprio tutti i proprietari i cui terreni insistono in qualche modo nei punti in cui verrà realizzato l’intervento, le opposizioni al progetto scadevano l’8 giugno 2011;

3) Contrada Masseria Verzellina  presentatrice del progetto è stata la  Società Marcopolo Engineering SpA per la realizzazione di 14 pale eoliche della potenza di 2,5MW cadauna. La conferenza dei servizi presso il Dipartimento  Attività Produttive era in programma per  il 31 Gennaio 2013 ma se ne sono perse le tracce, riapparirà a breve; l’opposizione si sarebbe potuta presentare entro il 1 Giugno 2011;

4) Infine, in contrada Le Matine è stato autorizzato un parco eolico alla società Zefiro srl- quello più noto per le contestazioni sorte-, 15 pale dalla potenza di 2 MW ciascuna. Nei giorni scorsi c’è stata la gara per aggiudicarsi il contributo pubblico all’intervento relativo al 2014, indiscrezioni ci dicono che la società Zefiro non abbia partecipato; altre indiscrezioni, più recenti,aggiungono che la società dopo aver acquisito l’autorizzazione potrebbe averla ceduta ad altro soggetto interessato come spesso accade- normalmente grossi gruppi imprenditoriali-. Nel qual caso non sappiamo chi sia stato l’acquirente e se abbia partecipato alla gara.

Siamo al gioco del Monopoli e si ritorna al VIA, bisogna ricorrere al TAR ognuno per  le specifiche motivazioni. Dopo aver esposto la situazione possiamo chiedere alla amministrazione comunale di sapere se è a conoscenza delle acque in cui naviga?

PIO ABIUSI PER ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LEGALITA’