“Non ci sono strumenti per monitorare polveri sottili e diossine”

14 giugno 2013 | 13:06
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“Non ci sono strumenti per monitorare polveri sottili e diossine”
“Non ci sono strumenti per monitorare polveri sottili e diossine”
“Non ci sono strumenti per monitorare polveri sottili e diossine”
“Non ci sono strumenti per monitorare polveri sottili e diossine”
“Non ci sono strumenti per monitorare polveri sottili e diossine”
“Non ci sono strumenti per monitorare polveri sottili e diossine”

Ancora non sappiamo quale documento verrà stilato dal Comitato Aria pulita e dalle altre associazioni che hanno promosso il sit in davanti alla Ferriera di Potenza questa mattina (14 giugno 2013). Ma mentre la manifestazione volge al termine, a conquistare la scena, questa volta senza ‘fuori onda’, è stato il direttore dell’Arpab, (Agenzia regionale all’Ambiente), Raffaele Vita. Unica ‘colomba’ istituzionale che si è immolata davanti ai cancelli dell’impianto siderurgico. Il direttore dinnanzi a tante telecamere e a pochi cittadini, ha cercato di spiegare “con calma” cosa l’Arpab sta facendo per monitorare i fumi della ex Sider Potenza. Tanto fumo, ma i problemi restano tutti al pettine. “Posizioneremo una centralina fissa dopo aver valutato la direzione dei venti”, ha detto. “Stiamo controllando attraverso delle campagne spot, con delle centraline mobili, e i dati sono a disposizione”, ha aggiunto. Ma in concreto, c’è poco da essere lieti. A bocce ferme, infatti, mancano delle centraline fisse nelle aree abitate esposte a rischio (Bucaletto e rione Betlemme). Mancano i deposimetri per monitorare la ricaduta delle polveri. Benché l’autorizzazione ambientale concessa lo scorso anno dalla Regione al Gruppo Pittini le prevedeva dando all’Arpab il compito di installarle. Inoltre, come ha rimarcato lo stesso Vita, in Basilicata “non è possibile monitorare polveri sottili e diossine” perché mancano le apposite strumentazioni. Quindi, visto che la ex Sider Potenza è un impianto siderurgico all’interno del quale avvengono ‘combustioni’, se non si possono controllare le polveri sottili, allora, di cosa stiamo parlando? Se ci aggiungiamo anche l’assenza di uno screening sanitario sulle popolazioni a rischio benchè previsto dall’Asp di Potenza già nel 2008, allora non ci resta che concludere: l’annozero è tutto qui!