Matera-Petra: gemellaggio incrinato

4 giugno 2013 | 11:01
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Matera-Petra: gemellaggio incrinato

E’ piovuto sul bagnato a Matera. E non si è trattato soltanto di avverse condizioni metereologiche. Oltre agli impedimenti di natura atmosferica che hanno impedito alle mongolfiere, in occasione del festival, di poter volare, sulla manifestazione si è infatti abbattuta un’altra tempesta che rischia di mettere a repentaglio il gemellaggio con la città  di Petra. La delegazione giordana, nonostante avesse preventivamente comunicato la propria presenza in quel di Matera in occasione dell’evento, non ha trovato nessuna rappresentanza istituzionale locale ad accoglierla. Per il presidente della Commissione per lo Sviluppo e il Turismo, il governatore del territorio di Petra ed  il capo della Commissione dell’Area Archeologica di Petra, già firmatario nel 2011 del gemellaggio Matera-Petra, dunque ospitalità alle ortiche. Questo primo appuntamento a seguito della sottoscrizione del patto di amicizia avrebbe dovuto rafforzare il gemellaggio con nuove iniziative consentendo di celebrare con i colori delle mongolfiere e della bandiera giordana sul cielo di Matera la ricorrenza del “Bi-Centenario dalla riscoperta di Petra”. Oggi 4 giugno la delegazione giordana parte e lascia la città con profonda, dichiarata “amarezza”. Nessuna accoglienza né dal sindaco, né dal presidente del parco della Murgia materana  (espressione entrambi del sito riconosciuto dall’UNESCO) , né dal presidente della Provincia, enti che pure avevano concesso patrocinio “morale” al festival. “Che non ci fosse né la disponibilità del sindaco – ha affermato Fabrizio Zampagni, rappresentante dell’organismo promotore del Festival – né quella del presidente della provincia ha suscitato un sentimento di indignazione e mortificazione della funzione rappresentata. Chissà se la rottura – ha proseguito – prodotta dall’imperdonabile indifferenza istituzionale degli enti locali sia recuperabile; certo è che i doni di rappresentanza, che ho visto, riservati, come segno di amicizia, al sindaco, presidente del Parco e della Provincia, tornano a Petra.” In attesa di una conferenza stampa – preannunciata dal promotore all’inizio della prossima settimana – per capire vicissitudini e bilancio di questa accidentata prima edizione del Festival, quel che è certo è che l’immagine internazionale di ospitalità mostrata dalle istituzioni locali alle rappresentanze giordane, non è affatto “edificante.”