“La palla al piede”. Storia del pregiudizio meridionale

15 giugno 2013 | 13:25
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“La palla al piede”. Storia del pregiudizio meridionale

Edita da Feltrinelli, l’ultima fatica di Antonino De Francesco, storico modernista, docente presso l’Università Statale di Milano, affronta una tematica attuale ed aperta, ossia l’evoluzione, lì dove attestabile, del pregiudizio e della visione che del Sud Italia è esistita dall’età moderna fino ai giorni nostri. Un passo decisivo sulla via della comprensione delle radici culturali della questione meridionale, un vero e proprio confronto tra storia e costume, un viaggio tra politica e cultura per conoscere i rapporti di potere tra le masse meridionali, le sue elités ed il resto del paese. Un’analisi storica di come e perché la visione del Sud era importante per giustificare determinate dinamiche nazionali, la creazione di un’Africa all’italiana, di una storia unitaria che vedrà l’eterna contrapposizione tra meridionalisti ed antimeridionalisti, partendo da Boccaccio fino a Montanelli. Come l’immagine delle masse meridionali sia passata, in base alle esigenze politiche dei vari periodi, da miti selvaggi, a barbari senza scrupoli, saltando dalla storia politica a quella della letteratura. Giornalismo e letteratura hanno esteso il quadro cromatico dello scontro che dal Gattopardo ai Malavoglia fino a Giorgio Bocca ha conservato tra attacchi e riflessioni un unico filo conduttore, ovvero la diversità culturale tra Nord e Sud come unica costante di ogni ragionamento. Un libro da non perdere, perché rispondente ai problemi attuali ed illuminanti sulle domande sempre aperte in questa Italia che rimane in troppi casi ancora quella dei Comuni. Siamo ancora il popolo di Pisacane? Qual è il margine di responsabilità dei meridionali nell’ambito della loro questione storica? Il volume del Prof. De Francesco è quanto mai aperto, primo passo verso un lavoro storiografico di grande utilità sociale, come avrebbe sostenuto Bloch, ottimo punto di partenza sia nel rispondere alle domande poste dalla questione meridionale, sia ai limiti dell’unificazione italiana, sia alla dialettica fantastorica di Pino Aprile che tanto ha venduto ma poca verità ha seminato. Un ringraziamento sincero va al Prof. Leonardo Giordano, il quale mosso dalla sua inflessibile sensibilità culturale ha organizzato lo scorso 30 maggio, presso l’aula magna del Liceo Scientifico “E. Fermi”, la presentazione del suddetto volume, che più e meglio di tanti altri si presta non solo alla crescita culturale e critica del singolo, ma anche ad essere punto di riferimento per i percorsi multidisciplinari degli esami di maturità.

Recensione di Giorgio Santoriello