“Il sindaco ricordi che Bucaletto non è solo ricettacolo di voti”

4 giugno 2013 | 12:00
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“Il sindaco ricordi che Bucaletto non è solo ricettacolo di voti”
“Il sindaco ricordi che Bucaletto non è solo ricettacolo di voti”
“Il sindaco ricordi che Bucaletto non è solo ricettacolo di voti”
“Il sindaco ricordi che Bucaletto non è solo ricettacolo di voti”
“Il sindaco ricordi che Bucaletto non è solo ricettacolo di voti”
“Il sindaco ricordi che Bucaletto non è solo ricettacolo di voti”

La cittadella sorta all’indomani del terremoto del novembre 1980 croce e delizia per l’amministrazione comunale. Croce quando i cittadini denunciano condizioni degne di un ghetto. Delizia in campagna elettorale. E’ tutto questo il quartiere alle porte della “Potenza bene”. Ma chi vive nei prefabbricati non ci sta a sentirsi cittadino di serie B.  Alcuni cittadini e commercianti di Bucaletto, che stanno dando vita ad un comitato “La Cittadella 80”, già nei giorni scorsi e a più riprese tramite il loro portavoce Rocco Padula, si erano rivolti al sindaco di Potenza Vito Santarsiero invitandolo a recarsi personalmente nel rione dopo aver illustrato “quali erano e sono” le problematiche che attanagliano la Cittadella. Questa volta nel “rimarcare con forza la sua assenza ed il benché minimo accenno di risposta alle missive inviate” ribadiscono con veemenza che si sentono assolutamente “cittadini di serie A come tutti i coloro che abitano nella nostra città.” Chiedono come mai siano a “tutt’oggi sprovvisti di un comitato di quartiere e a chi sia andata ufficialmente la sede assegnata al decaduto comitato di quartiere andato distrutto in un incendio di origine dolosa, al posto del quale vi era una macelleria. E ancora si chiedono come mai “tutti i prefabbricati con licenza comunale di attività produttiva ad uso commerciale ormai chiusi da tempo immemorabile ( 1 macelleria , 2 bar , 1 edicola , 1 trattoria , 1 pasticceria) non vengono ripristinati alla loro funzione? Come mai l’amministrazione non si è premurata di verificare l’avvenuta cessazione delle attività e non è rientrata in possesso di locali e chiavi ? Come mai in un prefabbricato concesso in comodato d’uso all’associazione Vola Volontari per l’ambiente convivono allegramente ordini religiosi e movimenti politici? Ed il materiale di proprietà della Regione Basilicata che si trova al suo interno, censito ed inventariato, che fine ha fatto?” Oltre a capire a che punto è e come procede il piano per la riqualificazione del rione il costituendo comitato vuol sapere dall’amministrazione comunale se esiste l’intenzione di rivedere e riprogrammare il servizio di trasporto pubblico urbano che “non svolge appieno e puntualmente il proprio compito.” E ancora. “A quando la riapertura dell’ ufficio comunale del nucleo operativo distaccato? Solo perché nato da poco, ha già cessato di fornire i propri servizi? Si ricordi – è l’invito rivolto a Santarsiero – che Bucaletto non è solo un ricettacolo di voti per le campagne elettorali e che lei è tenuto a dare risposte ed a prendere impegni con i cittadini del rione.” Dopo le tante istanze avanzate ci tengono a rimarcare una nota positiva. “Nei prossimi giorni infatti cittadini e volontari dell’associazione Vola Protezione Civile, si occuperanno del taglio dell’ erba e della pulizia della nuova fontana. Insieme si può. E concludono ricordando il “nostro illustre concittadino Domenico Lorusso, barbaramente assassinato in Germania, ennesimo esempio nostrano di un cervello in fuga che non è riuscito a trovare nella sua città una ragione per vivere , lavorare e restarci.”