Il futuro di Potenza, il Pd se ne accorge solo ora

12 giugno 2013 | 19:32
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Il futuro di Potenza, il Pd se ne accorge solo ora

Scelta civica per Potenza risponde alla richiesta del Pd su un consiglio comunale per il futuro della città. Una richiesta dal gusto tipicamente elettorale. La richiesta di un Consiglio Comunale aperto per discutere del ruolo della città capoluogo è tardiva e dal gusto tipicamente elettorale.

Il paradosso non solo riguarda la tempistica (giunge alla fine del ciclo Santarsiero in cerca di un trampolino per le regionali) ma anche e soprattutto perché  avanzata dal gruppo del  Partito Democratico, partito che esprime, non solo il Sindaco di questa città, ma anche tutti i vertici dei maggiori enti locali.

Pertanto spiace dover costatare che al di là dei tanti proclami elettorali di volta in volta utilizzati: “Potenza Città Cultura”, Città Metropolitana, Città della Solidarietà, Città Intelligente” e delle tante risorse economiche impiegate ma con scarsi risultati prodotti, solo adesso si ponga l’accento sul ruolo di una città “che deve confermarsi città di servizi di alta qualità, definendo strategicamente la sua vocazione di Città Comprensorio” usando le parole del Capogruppo PD.

In realtà da tempo – per non dire da anni- ribadiamo che il ruolo di Potenza città andava potenziato sin da subito e che era necessario aprire una Vertenza Potenza chiamando a raccolta tutti i rappresentanti della politica, gli eletti ai vari livelli, il mondo produttivo e delle realtà sociali per fare fronte comune all’ impetuosa deriva della città capoluogo. 

A livello regionale non si è discusso in questi anni dello sviluppo del capoluogo e non si è stati capaci di incidere sulle scelte strategiche per il riposizionamento della città come motore innovativo e volano  della crescita regionale.  Altra cosa è mendicare puntualmente risorse alla Regione per far fronte alla mancata pianificazione dei servizi essenziali e appuntarsi la medaglia al petto.

È proprio sulla qualità dei servizi che si misura ampiamente la disfatta di questo governo cittadino. Servizi che dovevano fare la differenza per qualità ed efficienza e che invece restano drammaticamente al palo consegnandoci una città sempre più invivibile. È inutile farne il lungo elenco.

 Potenza  è in ginocchio e non sarà di certo un tardivo consiglio comunale aperto a fare ciò che non è riuscito a fare, per ben due legislature, il sindaco Santarsiero con la sponda a suo favore di Enti capeggiati da amici di partito. È  mancata la concertazione, la condivisione nei processi, è mancato il dialogo con le parti sociali, ma soprattutto è mancata la voglia di mettersi in discussione e di avere anche l’umiltà di dire “abbiamo sbagliato”.

No, cari amici del PD, è troppo tardi. La città è stanca di proclami. La città attende e merita altro. Noi stiamo lavorando per disegnare e interpretare un programma condiviso e strategico di sviluppo, per restituire a Potenza il  ruolo che le spetta nello scacchiere regionale. (Scelta civica per Potenza)