“Il Consiglio rispetti gli adempimenti”

7 giugno 2013 | 12:11
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“Il Consiglio rispetti gli adempimenti”

“L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha deciso di non tenere i prossimi consigli già previsti dal precedente calendario  per i giorni 11 e 18 giugno: ‘per mancanza di argomenti’”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere regionale Afonso Navazio. “Le dimissioni, all’insaputa di tutti, – prosegue – del presidente della giunta hanno comportato lo scioglimento del consiglio e le dimissioni dei componenti della giunta. Si continua, tuttavia, a non chiarire ciò che può fare il consiglio, ciò che può deliberare la giunta. Gli impegni presi dai presidenti, De Filippo e Santochirico, circa una disamina degli atti che rivestano le qualità previste dalla consolidata prassi dei consigli sciolti, non trovano risposta. A volte, persino infastiditi dai nostri continui richiami. Ascoltiamo generiche affermazioni  – continua – che non hanno nulla di serioso: se un atto è stato deliberato dalla giunta allora significa che è urgente. A differenza delle attività consentite alla giunta (ordinaria amministrazione e atti indifferibili) le attività del Consiglio devono rientrare nella categoria degli adempimenti e rispettare contemporaneamente i requisiti di urgenza e indifferibilità, la cui sussistenza deve emergere dall’istruttoria degli atti. Ma i nostri direttori generali, dirigenti, titolari di posizione organizzativa, istruttori e semplici impiegati fino ad ora non hanno mai fatto emergere alcunché! Tanto meno gli assessori! O il presidente! Per Navazio “la valutazione dell’urgenza presenta aspetti di discrezionalità, nel senso che deve essere fatta caso per caso, considerando gli effetti negativi che conseguirebbero sul piano del pubblico interesse dalla mancata adozione dell’atto. L’indifferibilità presuppone invece l’esistenza di un adempimento che deve essere posto in essere entro un termine prestabilito, non disponibile dal legislatore regionale. È tanto difficile – si chiede Navazio – esplicitare atto per atto? Lo stesso dicasi per le commissioni consiliari che, fatti salvi i procedimenti relativi ad atti urgenti e indifferibili, cessano ogni funzione istruttoria, referente, redigente o consultiva connessa ai procedimenti legislativi. Praticamente non hanno da fare più nulla. Di qui una ‘la mia’ proposta. Le funzioni della Giunta sono limitate all’ordinaria amministrazione e all’adozione di atti indifferibili . Si potrebbe, quindi, avviare un percorso di controllo delle commissioni nei confronti dell’esecutivo regionale al fine di assicurare che l’attività della giunta sia quella permessa e senza alcuno vantaggio pre-elettorale.  Occorre assicurare una competizione libera e trasparente da ogni intervento legislativo o amministrativo che possa essere interpretato come una forma di captatio benevolentiae nei confronti degli elettori!! Perché – conclude il consigliere -non vorremmo inviare pacchi di delibere alla Corte dei Conti visto che si è sordi (strafottenti?) alle richieste di maggiore prudenza nella vita amministrativa della nostra regione sciolta per volontà del presidente De Filippo. Ovviamente all’insaputa di tutti.”