Il cielo è nero su Bucaletto

Queste foto sono state scattate la sera del 10 giugno all’altezza di Bucaletto. Le nubi scure provengono dalla ex SiderPotenza, azienda che produce tondini per l’edilizia fondendo principalmente carcasse di ferro. Chi ha fatto gli scatti giura che ieri, tra le 19 e le 21, un cattivo odore graffiava la gola. E l’aria era talmente congestionata da impedire la visuale sulla statale Basentana, che divide la zona abitata dalla fabbrica. “E ora mi vengano pure a dire che questo che si vede è vapore acqueo e che è tutto a norma – incalza l’autore degli scatti – Chi non ci difende da questi veleni si deve solo vergognare”. Ma la situazione era ancora peggiore sabato scorso. Sempre all’imbrunire. Qualcuno, in quella circostanza ha chiamato i Vigili del Fuoco, la cui caserma si trova non distante dal complesso siderurgico. Le Fiamme rosse avrebbero risposto che non potevano farci nulla. Che sarebbero potute intervenire solo in caso di “pericolo imminente”. Qualcuno, allora, ha allertato anche i carabinieri. I quali, a loro volta, hanno invitato a rivolgersi direttamente al Noe (Nucleo operativo ecologico), una sezione che fa capo sempre ai carabinieri. Ok, allora intervengano i Noe. Li stiamo allertando adesso. Per la cronaca, a Bucaletto, dove da sempre i cittadini sono esposti a queste fuliggini, manca persino una centralina per il monitoraggio dell’aria e delle polveri sottili. Ad installarla non ci ha pensato la proprietà della Ferriera, e non ci ha pensato il pubblico (Comune, Regione, Arpab). Per superare l’anno zero bisognerebbe partire proprio da qui. Dal monitoraggio in continuo dall’aria nelle zone abitate e quindi esposte a rischio. Non solo Bucaletto, ma anche rione Betlemme. Centinaia di famiglie continuano ad ignorare cosa gli sta passando sotto il naso.