Assalto a 200 poltrone nelle società pubbliche

2 giugno 2013 | 14:35
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Assalto a 200 poltrone nelle società pubbliche

Decine di consigli di amministrazione in scadenza. Pezzi pregiati delle società di Stato che cambiano i vertici e cercano manager e politici in grado di sostituirli. A giugno quasi 200 poltrone saranno vuote. E c’è da aspettarsi che la corsa ad occuparle sarà senza esclusione di colpi. Come ricorda una inchiesta de La Stampa, società del calibro di Finmeccanica e Ferrovie dello stato (ma anche spa che gestiscono i porti italiani e ì parchi cittadini) cambieranno volto. Per la felicità di top manager in carriera ma anche dei tanti politici “trombati” dai posti di potere ora in cerca di un nuovo riscatto.

Per ogni Spa si contano 24 posti: un amministratore delegato, tre membri del consiglio, un presidente del collegio sindacale, due sindaci effettivi, altri due supplementi. Per esempio cambierà Sace (10 posti tra consiglio di amministrazione e collegio sindacale), il Fondo Italiano di Investimenti (un presidente, 10 consiglieri, un amministratore delegato e un intero collegio sindacale) e poi le controllate del Ministero del Tesoro tra cui spiccano le Ferrovie dello Stato e Finmeccanica.

La situazione più calda riguarda proprio l’industria attiva nella difesa colpita dalle inchieste che hanno portato alle dimissioni dell’ad Giuseppe Orsi. Inutile dire che il suo stipendio milionario faccia gola a tanti. Nella lista altri prezzi pregiati: Invitalia (9 poltrone), Inail (24 posti). E poi la Mefop (sviliuppo fondi pensione), la Sicot (società di supporto e consulenza al Tesoro), la Sogin (smaltimento dello scorie nucleari). Una terra di conquista per pariti e sindacati.