Ancora troppi studenti a scuola in auto

13 giugno 2013 | 09:13
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Ancora troppi studenti a scuola in auto
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Ancora troppi studenti a scuola in auto
Ancora troppi studenti a scuola in auto
Ancora troppi studenti a scuola in auto

Si muovono prevalentemente in auto o usufruendo del trasporto pubblico locale, non usano né biciclette né scooter, qualcuno si sposta a piedi e una piccola percentuale viaggia su più mezzi. E’ quanto emerge dall’indagine svolta sugli spostamenti casa/scuola dall’Ufficio mobilità dell’I.I.S. “Leonardo Da Vinci” di Potenza nell’ambito del progetto “Mobilità di classe”, promosso da Euromobility, Legambiente, Fiab e il movimento #salvaiciclisti.

Il “MoMas” (Mobility Mamanger Studentesco)  nasce per dare risposte di breve periodo ai problemi della congestione del traffico, dell’inquinamento, del tempo impiegato negli spostamenti e delle risorse economiche destinate dai singoli alla mobilità.

A oggi i 18 studenti del “Leonardo da Vinci”  hanno portato a compimento l’analisi del sistema di mobilità della città di Potenza e delle modalità con cui essa si integra nel sistema di trasporto casa/scuola. In particolare la loro attenzione si è focalizza sui tempi di percorrenza, i mezzi utilizzati, i collegamenti, gli eventuali pericoli stradali che si incontrano nel tragitto. Il tutto attraverso dei questionari somministrati a oltre 400 studenti dell’Istituto attraverso l’utilizzo del software MobilityManager, un’applicazione WEB creata e messa a disposizione da  SISTeMA, una società spin–off dell’Università La Sapienza di Roma, che consente agli studenti di compilare un questionario on-line.

Su 423 studenti intervistati il 40 per cento dichiara di spostarsi in auto (il 93% come passeggero) , contro il 48,5 per cento che usa i mezzi pubblici – per lo più pendolari – , il 9,5 per cento che si sposta a piedi e il 2,1 per cento che usa più mezzi. Lo 0 per cento dichiara di usare la bici e lo scooter (il questionario è stato somministrato da tra febbraio e maggio). L’automobile è ancora il mezzo previlegiato: il dato trova ulteriore conferma nelle percentuali dei mezzi di trasporto presenti in famiglia: 2,03 auto e 1,66 bicicletta a nucleo familiare, tenendo conto che quest’ultima, però, non viene considerata come mezzo di spostamento quotidiano. Questi i tempi di percorrenza: 13 minuti in auto, 16 a piedi, 42 con i mezzi pubblici, 50  se si usano mezzi diversi. Il giudizio degli studenti sul trasporto pubblico locale – tenendo conto di parametri quali comfort, puntualità, tempo di viaggio, informazione, vicinanza della fermata e adeguatezza delle tariffe  – non è del tutto soddisfacente. Lo stesso vale per le aree pedonali per raggiungere la scuola. Da qui la scarsa propensione a usare  mezzi pubblici (il 30,77 per cento ha dichiarato di non voler usufruire del trasporto pubblico urbano mentre il 47,80 per cento ha dichiarato di sì ma solo se ci fossero dei miglioramenti). Rifiuto categorico verso l’uso della bicicletta.

Parallelamente all’indagine sugli spostamenti casa/scuola un altro gruppo di studenti si è concentrato sulla “bellezza” della parte esterna ed interna dell’Istituto. Diversi i disagi emersi, sia per l’accesso che per la mancanza di spazi verdi e ricreativi.

“Ciò che emerge da questa prima fase del progetto – afferma Alessandro Ferri, presidente del Circolo Legambiente di Potenza – è sicuramente la necessità di affiancare agli investimenti per  potenziare l’offerta di trasporto pubblico, misure volte a “scoraggiare” l’uso del mezzo privato. Coinvolgere gli studenti in percorsi di studio e di sperimentazione di una “mobilità leggera” (attraverso progetti come il MoMas o il Pedibus, l’allegra carovana di bambini che va a scuola a piedi), significa intervenire sui comportamenti di centinaia di famiglie e in un ambito – quello scolastico – che genera notevoli flussi di traffico in città.