TENTANO DI INQUINARE LE PROVE NELLA RECENTE INDAGINE PER TENTATA ESTORSIONE

27 maggio 2013 | 22:51
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TENTANO DI INQUINARE LE PROVE NELLA RECENTE INDAGINE PER TENTATA ESTORSIONE

I CARABINIERI DI MATERA ESEGUONO ALTRE DUE ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE.  Nel corso delle indagini sulla tentata estorsione ai danni dell’impresa edile di Ferrandina, i militari del Nucleo Investigativo Carabinieri di Matera  hanno accertato un tentativo di inquinamento delle prove Il tentativo sarebbe stato messo in atto da parte di due uomini di Altamura: uno di essi, S.P., classe 1961, sorvegliato speciale di p.s., fratello minore di S.P., classe 1957, arrestato il 4 maggio per la tentata estorsione; l’altro, V.L., classe 1976, cognato del maggiore dei due fratelli, arrestato il 14 maggio nell’ambito della medesima indagine. Entrambi sono stati arrestati per il reato di tentata induzione a non rendere dichiarazioni all’Autorità Giudiziaria (art. 377bis c.p.).