Resta senza lavoro, si uccide. La famiglia “ringrazia lo Stato”

3 maggio 2013 | 09:39
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Resta senza lavoro, si uccide. La famiglia “ringrazia lo Stato”

”Da parte della famiglia Carrano: tutto questo a causa dello Stato. Grazie”: lo hanno scritto sui manifesti mortuari i familiari dell’operaio Nicola Carrano, di 62 anni, che si e’ impiccato ieri, ad Albanella, in provincia di Salerno. I manifesti sono stati affissi in paese dai familiari che, dalla lettera lasciata dal 62enne, si sono convinti che l’uomo si è tolto la vita perchè era rimasto senza lavoro. Carrano era infatti stato licenziato dalla ditta di calcestruzzi per la quale lavorava che era stata costretta a ridurre il personale a causa della crisi ed era poi fallita. L’uomo aveva cercato un nuovo lavoro, ma senza risultati. Da qualche tempo faceva piccoli lavori nel settore edile in vari cantieri, ma sempre in maniera saltuaria. Di recente era stato sottoposto a un intervento chirurgico e si era progressivamente chiuso in se stesso. Carrano era spostato e aveva tre figli.