“Potenza, a San Gerardo razzista con i suoi cittadini”

28 maggio 2013 | 16:44
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“Potenza, a San Gerardo razzista con i suoi cittadini”

Per la festa del Santo Patrono riapre il “Camping Centro Storico”. È antipatico dire: “Lo avevamo detto”, eppure bisogna constatare come l’inerzia amministrativa, ancora una volta, abbia avuto la meglio sul buon senso. Anche quest’anno nelle strade parallele al corso principale si sta ripetendo l’ormai tradizionale apertura del “Camping Centro Storico” , fornito dallo spettacolo indecoroso degli ambulanti nel centro storico, con relativo assalto ai fontanili per le quotidiane pulizie e l’anarchia della sistemazione delle tende e la sosta delle delle auto-dormitorio lungo i parcheggi delle vie centrali.

Una mole ingente di famiglie di migranti che, oltre a creare problemi di sicurezza, sono anche costretti a lasciare i loro bisogni nei vicoli del centro cittadino, che in questi giorni si trasforma da “salotto buono” a “gabinetto a cielo aperto”. Uno spettacolo indecoroso per una comunità che si definisce mediamente civile.

Non va neanche sottovalutato l’aspetto prettamente commerciale, per il quale, se a vendere prodotti sono gli ambulanti della frutta in Via del Gallitello, ecco fioccare multe di migliaia di euro: in questi casi invece è tutto permesso, anche le quotidiane infrazioni alla civile decenza. Una città che nei giorni di festa patronale è diventata razzista alla rovescia, discriminando, stavolta, i propri cittadini. E dire che per limitare gli effluvi provenienti dai bisogni corporali degli animali che sfilano con i turchi, l’Amministrazione predispone persino addetti dell’Acta per rimuovere gli stessi, ma nulla riesce a fare per evitare lo spettacolo indegno degli ambulanti accampati per le vie del centro.

Fin dallo scorso 3 maggio, in una nostra nota, sollecitammo l’Amministrazione a voler predisporre uno spazio dove gli ambulanti potessero sostare, senza occupare i parcheggi del centro, in modo da poter lasciare spazi liberi per turisti e residenti, ed essere ospitati in zona dedicata, e senza recare disturbo alla cittadinanza. Ma anche in questo caso la civica amministrazione, del mercante ha fatto solo le orecchie, ed il centro storico è di nuovo diventato un accampamento multietnico, esasperando i problemi connaturati con la convivenza di individui con storia ed abitudini diverse.

Centinaia di persone costrette a bivaccare nelle proprie auto o in tende di fortuna, con tutte le conseguenze sopra esposte, è uno spettacolo al quale la cittadinanza potentina non merita di assistere. Non è nemmeno una grande prova di civiltà che Potenza offre alle migliaia di visitatori che in questi giorni vengono ad assistere alle celebrazioni del Santo Patrono, dando si sé un pessimo biglietto da visita che la città si gioca nei confronti della sua stessa reputazione di capoluogo. Crediamo invece che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto farsi carico dell’ospitalità e della logistica ad essa connessa, individuando una delle strutture vicino al centro, sufficientemente capiente per adibirla a spazio dormitorio. Tanti gli spazi disponibil, ad esempio, annoveriamo la palestra CONI di Parco Montereale o la palestra della Torraca, strutture entrambe attrezzate con servizi igienici che, con modesti interventi manutentivi anche provvisori, avrebbero potuto ospitare i commercianti ambulanti per due/tre giorni.

Avremmo dato in tal modo prova non solo della ospitalità potentina, ma di saper salvaguardare l’area antica della città, e anche di saper gestire piccoli problemi di accoglienza, anziché offrire ai visitatori e ai nostri concittadini  l’ennesima dimostrazione di indolenza organizzativa.

Comitato 13 Ottobre